Via dei Tigli, spunta l’idea di una piazza E il nido sarà spostato

La commissione non approva la bozza di progetto e chiede di pensare dei correttivi. Giudicati scarsi i parcheggi pubblici


di Luca Marognoli


TRENTO. L’asilo nido di via dei Tigli si sposterà di poche decine di metri, nel prato a nord dell’attuale struttura, dove andrà invece un parcheggio pubblico. Questa la novità contenuta nel piano attuativo sull’area delle “palafitte” presentato ieri in commissione urbanistica dal dirigente del servizio omonimo Giuliano Stelzer e dagli architetti dell’Itea Marcello Martignoni e Ivo Zanella.Quest’ultimo ha ricordato come abbia lavorato al progetto anche Cinzia Filippi, collega scomparsa in un drammatico incidente stradale. Rispetto all’ipotesi formulata da Busquets è questo l’unico cambiamento sostanziale: il parcheggio non sarà più ricavato al livello del campo di calcio, che si trova 2 metri e mezzo più in alto rispetto alla via dei Tigli e al nuovo quartiere. In questo modo si otterranno due vantaggi: evitare la realizzazione di una complessa (e costosa) viabilità per superare il dislivello facendo “slalom” anche tra le rogge di proprietà delle Acque pubbliche; scongiurare il trasloco dei bambini del nido durante i lavori per la costruzione della nuova struttura, che secondo i tecnici deve essere demolita e rifatta ex novo (prima avrebbe dovuto sorgere nel medesimo sedime). Ieri si sarebbe dovuto votare quella che Stelzer ha definito ancora una “bozza”, ma che necessitando di una variante al Prg avrebbe dovuto avere l’ok della commissione. L’obiettivo era di approdare poi in aula con il progetto definitivo in settembre - inizio di ottobre. In seno alla commissione sono emerse però delle osservazioni che hanno spinto il presidente Alberto Salizzoni a chiedere agli uffici di Comune e Itea di proporre dei correttivi. E’ stata infatti accolta una sollecitazione di Nicola Salvati, ripresa poi dal dirigente comunale Paolo Penasa, sulla necessità di ricavare una piazza di fronte alla chiesa, un luogo di incontro del quale il quartiere sente grande bisogno. Se la sollecitazione venisse accolta, però, bisognerebbe ripensare completamente il progetto. Altro punto rimasto in sospeso è quello che riguarda una particella fondiaria, confinante con il terreno dove sorgerà l’asilo, che l’assessore Paolo Biasioli aveva ipotizzato di lasciare (in gran parte) alle tre sorelle proprietarie di un lotto adiacente. Queste ultime avevano infatti richiesto di poterla trasformare in pertinenza dell’edificio. Il consigliere Nicola Giuliano, però, durante la riunione ha appurato che il fondo confinante è di proprietà della madre delle donne e ha obiettato che dovrebbe essere espropriato integralmente per dare un maggiore sfogo al nido. Molto si è parlato anche dei parcheggi che andrebbero al posto dello stesso nido: sono 26, ma c’è lo spazio per ricavarne altri. Dubbi sono stati espressi anche sulla larghezza della strada. Tutto rimandato, quindi, alla prossima bozza.

L’attuale prevede una cubatura di 18.800 metri con quattro edifici a blocco, partendo da viale Verona, che ospiterebbero al piano terra anche 6 negozi e 2 spazi sociali, più altri due complessi più grandi “a corte” e con piani sfalsati (possibile un tetto a verde). In totale: 104 alloggi per 400 persone. I parcheggi sarebbero 235, di cui 165 interrati (sotto il primo blocco e sotto i complessi più grandi), 49 pubblici e 21 pertinenziali.

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