Vende gioielli rubati a tre “comproro”

Due anni e tre mesi ad una albanese residente a Rovereto: braccialetti e anelli erano la refurtiva di alcuni furti nella zona



ROVERETO. Erano gioielli rubati quelli che una albanese di 33 anni, residente a Rovereto, ha venduto, nel gennaio del 2014, ad alcuni negozi della città. Per questo motivo il giudice Corrado Pascucci, ieri mattina, in tribunale a Rovereto, ha condannato la donna ad una pena di 2 anni e 3 mesi di detenzione e 800 euro di multa più le spese processuali. L’avvocato dell’imputata, durante la propria arringa, ha cercato di smontare la tesi della Procura attaccando la sussistenza degli episodi contestati e sostenendo che non tutti i testimoni avrebbero riconosciuto l’imputata. Il giudice, invece, ha ritenuto sufficienti gli elementi di prova a carico della donna e l’ha condannata per ricettazione.

I fatti contestati alla trentatreenne albanese risalgono ai primi giorni del 2014. Secondo la ricostruzione fornita in aula dalla Procura della Repubblica di Rovereto, la donna ha venduto ad alcuni negozi della città svariati gioielli che poi sarebbero stati individuati come refurtiva di furti compiuti, un anno prima, in alcune abitazioni della Vallagarina, Calliano e Villalagarina.

Nello specifico, la donna ha rivenduto al negozio Oro Cash di via Dante un paio di bracciali in oro giallo a catena, un paio di orecchini in oro giallo, un bracciale in oro giallo, un altro paio di orecchini in oro lavorato, una collana e ancora un paio di orecchini. Pochi giorni dopo, l’8 gennaio, la stessa donna, secondo l’accusa, si è recata al negozio Oro Fino al Millenium Center per vendere 4 anelli in oro giallo ed uno in oro bianco e tre orecchini. Nello stesso negozio, il 13 gennaio, ha venduto una fede in oro giallo ed una in oro bianco, tre medagliette in oro giallo, un braccialetto con targa, 2 anelli in oro bianco, un anello con pietra, una coppia di orecchini pendenti con perla, un bracciale in oro giallo e un braccialetto con pietre azzurre. Infine, il 24 gennaio del 2014, al negozio E’ Oro al Millenium Center due collane in oro di cui una spezzata, due croci in oro, un anello e due orecchini. Gli oggetti sono stati riconosciuti come facenti parte della refurtiva di alcuni colpi e quindi consegnati alle forze dell’ordine. La vicenda, ieri, si è conclusa in tribunale.

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