Val di Non, la grandine fa strage di mele

Colpiti 100 ettari nel capoluogo e frutteti a Cunevo, Denno, Taio e Nanno



CLES. Sette, otto minuti di grandinata hanno lasciato il segno sui meleti della val di Non. Il maltempo si è scatenato ieri poco prima di mezzogiorno e ha colpito duro a Cles, ma anche a Cunevo, Denno, a Taio e a Portolo nel Comune di Nanno. Nel capoluogo, i chicchi ghiacciati hanno bersagliato i frutteti a S.Vito, Le Val e attorno all'edificio del Consorzio frutticoltori con danni fino al 100% del prodotto.

Un primo incontro con agricoltori, rappresentanti dei consorzi e con il presidente di Melinda Michele Odorizzi è servito per fare ieri sera il punto della situazione, tracciando la mappa delle aree che hanno più sensibilmente subìto la grandinata. I danni non erano ancora quantificabili, ma è chiaro che parlando di una superficie coltivata di 100 ettari sono in gioco decine di migliaia di quintali di mele.

Oggi è in programma una riunione del Codipra di Trento, il consorzio di difesa dei produttori agricoli. All'ordine del giorno, le valutazioni a freddo dei danni e la loro quantificazione, anche alla luce delle possibili coperture assicurative. A Cunevo e a Denno (in particolare nelle zone del Doss del Luc e di maso Cimon), l'incidenza del maltempo è stata inferiore rispetto al capoluogo. Così a Taio e a Portolo. Ma i conti andranno fatti con calma, considerando peraltro che, anche in caso di mele segnate e bacate, non direttamente commercializzabili, il raccolto potrà essere recuperato almeno in parte per la confezione di prodotti derivati, quali i succhi. E se è presto per riproporre le questioni legate alle reti protettive (in tutta la valle non coprono più del 10% circa dei meleti e a Cles la percentuale scende, ma l'installazione è costosa e viene spesso discussa dal punto di vista dell'impatto paesaggistico), certo rimane la ferita impressa da una grandinata che si è scatenata in modo inatteso, con una temperatura non così alta da far pensare a un simile evento.

Una grandinata che ha inciso in maniera molto più pesante rispetto a un primo fenomeno registrato nelle scorse settimane, verificatosi a Nanno e concentratosi su una sessantina di ettari coltivati. Ieri pomeriggio, dopo la grandine, sulla val di Non sono continuati gli scrosci e i temporali, una giornata grigia e piovosa al culmine di un inizio estate caratterizzato dal maltempo. Contando i danni di ieri, i produttori di mele si augurano davvero una prosecuzione più serena.













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