Un «Patto per Pergine» e per Oss Emer

Fa parte della coalizione a 3 con Civica per Pergine e Pergine Città. In lista ci sono i consiglieri uscenti Nisco, Paoli e Sartori


di Roberto Gerola


PERGINE. Un “Patto per Pergine” che si affianca alla “Civica per Pergine”e a quella degli autonomisti. Schiera tre consiglieri comunali uscenti: Renato Nisco (ex Upt), Sergio Paoli (già all’opposizione nel gruppo misto) e Carla Sartori (un tempo in area socialista). Con loro anche nomi di personaggi come i medici Giovanni Chierego e Maria Tedesco Pellegrino, ma anche un ingegnere (Raffaele Marchesini) insegnanti, operai, impiegati, artigiani. In totale sono 21, nella lista in ordine alfabetico. Fa parte della coalizione di liste civiche (tre in totale) che sostengono il candidato a sindaco Roberto Oss Emer.

Qualche considerazione viene da Sergio Paoli. «Abbiamo inteso dare continuità alla “Civica” costituita quattro anni fa, per cambiare radicalmente il modo di governare e soprattutto dare risposte alle esigenze della comunità di Pergine. Vogliamo sottolineare che la nostra azione è in totale autonomia e senza condizionamenti dei partiti. Vogliamo dire in sostanza, che non siamo legati ai vecchi schemi, e per questo proponiamo nomi nuovi anche, e soprattutto, come candidato a sindaco. Roberto Oss Emer è preparato e totalmente nuovo alla politica. Avrà carta bianca nella formazione della futura squadra di governo in base alla rispettiva preparazione».

La coalizione di liste civiche ha elaborato un programma di sette punti. Il primo riguarda i costi della politica, tema assai dibattuto di questi tempi. E allora, si propone tra l’altro, la riduzione dei gettoni di presenza per le sedute consiliari, ma anche per i consigli d’amministrazione. Ma anche delle indennità agli amministratori e vietare il tempo pieno. C’è poi la volontà di attivare uno studio di fattibilità per unificare le due più importanti società partecipate: Amnu spa e Stet spa sempre in tema di risparmio di risorse. Naturalmente vengono presi in considerazione tutti i settori della vita quotidiana, ma al primo posto, viene messo appunto il costo della politica, molto significativamente. Vengono ricompresi argomenti che a Pergine, hanno tenuto banco per mesi: area ex Cederna, Villa Rosa. Ma anche la rivitalizzazione del centro storico, trova ampio spazio con una serie di proposte anche in controtendenza: come la biblioteca per la quale si propone una verifica sulla sua collocazione (dentro palazzo Crivelli). C’è anche una rivisitazione dei progetti per la Panarotta.

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