AMBIENTE

Turismo dei rifiuti, tre coop piemontesi li scaricavano a Spini di Gardolo

Discarica in via Ora del Garda: quasi 5 mila chili di materiale abbandonato. Cinque le persone segnalate per illecito ambientale. Multati anche sei privati cittadini per abbandono di rifiuti occasionale



TRENTO. Il Nucleo operativo ambientale del Corpo polizia locale di Trento-Monte Bondone ha segnalato cinque persone per illecito ambientale, a seguito delle ripetute segnalazioni dei cittadini e dei titolari delle attività imprenditoriali della zona. I cinque sono ritenuti responsabili di continui abbandoni di rifiuti che avvenivano in via Ora del Garda, a Spini di Gardolo.

Gli indagati sono i legali rappresentanti pro tempore di tre società costituenti un consorzio di cooperative con sede in Piemonte e i due soci delle stesse società, i quali avevano in uso i veicoli, con cui avveniva la raccolta, il trasporto e l'abbandono dei rifiuti. Tre dei veicoli utilizzati per trasportare i rifiuti sono stati sottoposti a fermo amministrativo. Segnalata anche un'altra persona, che aveva in uso il terzo veicolo sequestrato.

Dalle indagini, durate tre mesi, è emerso che la zona non veniva utilizzata solamente come discarica di rifiuti di ogni genere da soggetti occasionali, ma era soggetta ad un continuo passaggio di autocarri che smaltivano abusivamente il loro carico, anziché recarsi nelle discariche autorizzate.

L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Davide Ognibene, è stata condotta dalla polizia locale con la collaborazione della Sezione ambiente della polizia giudiziaria della Procura di Trento, e ha consentito anche di quantificare il materiale abbandonato, circa 4.980 chili.

La collaborazione di Dolomiti Ambiente, che si è occupata della rimozione e dello smaltimento in tempi celeri, ha fatto sì che non si creasse un serio problema igienico sanitario, sottolinea il Comune. Nel corso dell'indagine il Nucleo operativo ambientale ha anche multato sei privati cittadini, la cui azione di abbandono rifiuti è risultata occasionale, con un'ammenda di 600 euro ciascuno.













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