Val di Fiemme

Troppi randagi, interviene la Comunità

L’incarico agli “Amici degli animali” per la sterilizzazione e l’assistenza a cani e gatti abbandonati


Gilberto Bonani


VALLE DI FIEMME. Ci sono troppi gatti senza padrone che circolano liberamente nei paesi. Il fenomeno del randagismo è in crescita e desta preoccupazione dal punto di vista igienico - sanitario. Per questo la giunta della Comunità territoriale di Valle ha deciso di avvalersi della collaborazione dell’associazione “Amici degli animali Valle di Fiemme” con sede a Predazzo.

E’ di questi giorni l’accordo biennale tra la Comunità e gruppo di volontariato siglato in un documento con undici articoli. L’intesa prevede che i volontari “Amici degli animali Valle di Fiemme” esercitino il controllo sulla popolazione di cani e gatti randagi attraverso la sterilizzazione chirurgica. L’associazione per ora non ha a disposizione una struttura adeguata per accogliere e custodire gli animali, ma si interessa di assistenza veterinaria, quando necessaria, e di adozione di cuccioli. Il recupero e il trasporto degli animali randagi rimane di competenza dei singoli comuni.

La delibera non prevede uno stanziamento economico definito ma sarà riconosciuto all’associazione “Amici degli animali Valle di Fiemme” un contributo annuale come sostegno dei costi sostenuti. Gli “Amici degli animali Valle di Fiemme” sono attivi da dodici anni e hanno già svolto un s»ervizio di primo intervento sugli animali randagi per conto di singoli Comuni. In passato hanno anche organizzato eventi destinati a sensibilizzare la popolazione alla cura e al rispetto degli animali domestici.

In particolare la “Festa a sei zampe” (quattro del cane e due dell’umano), una iniziativa pensata e realizzata con lo scopo di far conoscere all’opinione pubblica i problemi degli animali attraverso una giornata di svago. «Il nostro impegno principale – spiega la segretaria dell'associazione - è quello di intervenire sulle colonie di gatti randagi e accudire i cani che si perdono. Nel 2013 abbiamo soccorso una decina di cani e, grazie al microchip di cui sono muniti, li abbiamo riconsegnati ai proprietari. Siamo molto impegnati nell'affidare in adozione i cuccioli e riscontriamo un buona risposta.

Purtroppo, quando i cani crescono, alcune famiglie ci riportano l'animale perché hanno perso la motivazione di avere un compagno a quattro zampe. Fortunatamente in Valle di Fiemme i casi di abbandono sono piuttosto rari».













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