Trento: un palatenda a spese dei privati

La tensostruttura delle Ghiaie inserita nella variante per opere pubbliche


Luca Marognoli


TRENTO. Trento avrà il suo palatenda. La struttura, che sorgerà in zona Ghiaie, è stata inserita nella variante per opere pubbliche illustrata ieri dall'assessore Biasioli in commissione urbanistica. Lontana dal centro e dotata di parcheggi, ospiterà eventi vari e manifestazioni musicali giovanili. Per gli studenti, finalmente una valvola di sfogo, dove divertirsi senza disturbare il sonno dei cittadini. La variante prevede anche l'annunciato ponte di collegamento tra l'Interporto e l'area di Ischia Podetti dove sorgerà l'inceneritore. In tutto, 33 interventi tra viabilità, arredo urbano, zone per attrezzature pubbliche, verde, piani attuativi e adeguamento a sentenze del Tar. Tra le opere, quella che desta maggiore interesse è sicuramente il palatenda, che un anno e mezzo fa innescò una sorta di disputa tra le amministrazioni di Trento e Pergine a causa dell'ipotizzato dualismo tra strutture analoghe. Il capoluogo sembra averla avuta vinta, ma ognuno potrebbe andare avanti per la sua strada. «Credo che il teatro di Pergine sia ormai defunto, perché giudicato insostenibile sul piano economico», afferma l'assessore alla cultura Lucia Maestri. Proprio martedì la terza commissione provinciale permanente ha infatti dato il suo parere negativo al progetto valsuganotto, anche se oggi il sindaco Silvano Corradi non esclude che la struttura possa essere comunque realizzata, seppure con dimensioni ridotte rispetto alle iniziali previsioni (si legga il servizio in cronaca di Pergine). La prospettiva - su cui si era innestata la contesa tra i due Comuni - era che l'opera avesse una possibile valenza provinciale. «Non so se il palatenda di Trento l'avrà o no, l'importante è che ci sia uno spazio per le iniziative», taglia corto l'assessore, soddisfatta che la "tensostruttura leggera" sia stata inserita nella variante. Secondo il collega Biasioli la seconda adozione potrebbe arrivare per l'inizio del 2012. Quanto al finanziamento - afferma - «sembra che ci sia la disponibilità di sostenerlo da parte dei privati». Sull'utilizzo non ci sono dubbi: «Coerentemente con quanto detto all'epoca dal sindaco - continua Maestri -, sarà un luogo di ritrovo per le associazioni e per le manifestazioni musicali giovanili. Potrà ospitare dall'assemblea della Cassa rurale al ritrovo per gli anziani...». I giovani avranno un posto dove "fare rumore" e dar sfogo al proprio bisogno di socializzazione senza vedersi lanciare secchiate d'acqua ghiacciata dalle finestre. «Certamente esiste un problema di accoglienza: il centro non è così agibile - riflette l'assessore alla cultura - ma le Ghiaie non sono poi così lontane».

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