l’opera

Trento, dopo 20 anni il tempio crematorio è stato consegnato alla città

Alla cerimonia c’erano Ianeselli, l’attuale sindaco, e Andreatta, il suo precedessore, oltre all’assessora Segnana. Lo scorso anno quasi il 70% dei trentini ha scelto la creamazione



TRENTO. Alla presenza di gran parte della giunta comunale precedente, ex sindaco Alessandro Andreatta compreso, di quella attuale, con il sindaco Franco Ianeselli, l’assessora provinciale Stefania Segnana, il progettista, i dirigenti dei Servizi funerari, i rappresentanti delle ditte realizzatrici, padre Armando Ferrai, l’ultraottantenne “custode” del Cimitero monumentale, è stata presentata e consegnata alla città la nuova struttura che ospita il Tempio crematorio.

Si sono infatti conclusi ad fine aprile i lavori di realizzazione del Tempio crematorio, con la consegna anticipata da parte dell’associazione temporanea di imprese esecutrice delle 1.512 nuove cellette per urne cinerarie ed ossarie, ciascuna dotata di alimentazione elettrica a 24 volt per il collegamento diretto delle luci votive, alternativo alle consuete pile, con maggior comodità per l’utenza ed un miglioramento in termini ambientali.

Nel corso dell’estate sono stati consegnati gli arredi, appositamente disegnati per ogni ambiente e sono stati completati gli adempimenti burocratici in vista dell’inizio attività, effettuata il 29 settembre ad opera dell’ufficio Servizi funerari che, nella conduzione e gestione tecnica dell’impianto, sarà assistito per i prossimi sei anni dalla ditta Ciroldi di Modena, esecutrice dell’impianto.

Il nuovo fabbricato, situato al civico 2 di via Giusti, occupa una superficie di circa mille metri quadrati, metà dei quali accessibili al pubblico, ed è dotato di due linee di cremazione, ognuna delle quali ha una potenzialità fino a sei cremazioni giornaliere ed è preceduta da una sala di commiato e attesa con 24 posti a sedere, dove è possibile attendere la conclusione del rito ed assistervi indirettamente mediante monitor.

Per le varie fasi della cremazione, della durata complessiva circa due ore, dal ricevimento del feretro fino alla consegna dell’urna, è previsto il tracciamento mediante lettore con codice a barre e videoregistrazione.

Il Tempio crematorio a Trento ora è una realtà

Un progetto che ha atteso 20 anni prima di arrivare alla sua realizzazione: oggi il Tempio crematorio è stato consegnato alla città di Trento

L’impianto crematorio è alimentato a gas metano ed è dotato di un sistema di filtrazione ed abbattimento polveri, depurazione fumi a secco e di controllo e analisi in continuo dei parametri di combustione, emissione e polverizzazione delle ceneri che garantisce il rispetto delle più recenti norme applicabili all’incenerimento dei rifiuti non pericolosi ed alle emissioni in atmosfera. È previsto il riutilizzo dell’energia termica proveniente dallo scambiatore fumo/acqua, per alimentare sia gli impianti interni che le attrezzature cimiteriali mediante rete di teleriscaldamento, limitandone in tal modo la dispersione nell’ambiente.

Il Tempio crematorio di Trento è costato complessivamente, 5.700.000 euro di cui 4.241.471 euro per i lavori principali e 150.000 euro per gli arredi.

Breve cronistoria del progetto: dicembre 2001: a seguito della bocciatura al Tribunale amministrativo regionale della prima ipotesi di collocazione del Crematorio (più a sud rispetto alla collocazione attuale), il Comune incarica l’Istituto superiore di sanità di condurre un programma di ricerca finalizzata alla valutazione dei possibili livelli di ricadute di inquinanti causati dall'impianto di cremazione. Lo studio nelle sue conclusioni evidenzia che “le emissioni dell'impianto in oggetto comportano una ricaduta di inquinanti estremamente contenuta e con valori inferiori ai limiti e standard di qualità presi come riferimento.” Lo studio sottolinea l'importanza della dimensione del camino di espulsione dei fumi, da mantenere ad un'altezza di 15 metri.

Dicembre 2010: studio gestionale sul forno crematorio, elaborato dal dirigente del servizio Servizi funerari e inserito nel piano esecutivo di gestione, dove vengono descritte le principali caratteristiche richieste, in funzione delle modalità di gestione ipotizzate. L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente rilascia un parere confermando la piena validità dello studio dell’Istituto superiore di sanità anche per quanto riguarda il nuovo sito individuato per la localizzazione dell'impianto.

Marzo 2011: valutazione ambientale strategica curata dal servizio Ambiente e dal servizio Urbanistica e pianificazione della mobilità. Aprile 2011: il Consiglio comunale delibera la compatibilità dell’intervento con gli strumenti urbanistici e normativi. giugno 2012: il Tar respinge il ricorso presentato dal Comitato di via Taramelli.

Giugno 2012 – agosto 2013: definizione del progetto preliminare. Dal punto di vista volumetrico l'elemento caratterizzante di questa ipotesi è costituito dalle due grandi “lame” che attraversano la forma pura del parallelepipedo dell'edificio alto 6 metri; hanno la funzione di contenere i camini di espulsione dei fumi. L'elemento geometrico costituisce il segno architettonico che caratterizza il tempio crematorio ed ha lo scopo di attenuare la percezione dell'immagine dei camini di espulsione dei fumi alti 15 metri.

Novembre 2012: ammissione dell’opera al contributo provinciale.

2013 - 2014: procedura di gara, appalto integrato sulla base del progetto preliminare e presentazione progetto definitivo.

2015: aggiudicazione dei lavori all’associazione temporanea di imprese DF Costruzioni, Nord Costruzioni, Ciroldi officine meccaniche, progetto definitivo: Vitre studio.

Marzo 2015 – marzo 2016: ricorso al Tar e al Consiglio di stato da parte della ditta seconda classificata.

2016: approvazione progetto definitivo.

2016 – 2017: predisposizione dorsale sottoservizi fognature-gas-acqua-fibra su via Madruzzo e bonifica dagli ordigni bellici segnalati già ad agosto 2011.

Novembre 2017: stipula contratto.

Novembre 2018: inizio lavori dopo l’approvazione del progetto esecutivo.

Marzo 2021: fine lavori.

Febbraio – settembre 2021: gara e fornitura di arredi e attrezzature.

27 settembre 2021: inizio attività.

29 settembre 2021: inizio cremazioni.

L’ufficio Servizi funerari gestisce in economia diretta tutte le operazioni cimiteriali (sepolture, tumulazioni, esumazioni), il servizio di onoranze funebri, la cura e la gestione del Cimitero monumentale e dei 22 cimiteri dei sobborghi, le concessioni cimiteriali.

Nel 2020, su un totale di 2.065 decessi trattati, le cremazioni sono state 1.239, un numero che si prevede possa quasi duplicare, considerato i residenti nel Comune di Trento (per loro nel 2020 si sono registrati 1.418 decessi con 948 cremazioni, pari al 66,85 per cento), i residenti in e fuori la Provincia di Trento, oltre agli esiti delle esumazioni effettuate nei cimiteri cittadini. C.L.













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