Trentino: non passa in consiglio la sfiducia all'assessore Beltrami

Respinta la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni all'indomani delle polemiche sui cosiddetti finanziamenti "cinesi" legati a un progetto di solidarietà in Estremo Oriente



TRENTO. Con undici voti a favore e un astenuto, il Consiglio provinciale ha respinto la mozione di sfiducia presentata dalle minoranze avverso l'assessore Lia Beltrami Giovanazzi, all'indomani delle polemiche sui cosiddetti finanziamenti "cinesi" legati a un progetto di solidarietà in Estremo Oriente.

In aula è intervenuto il presidente Lorenzo Dellai, che ha parlato del lavoro portato avanti dall'assessore Beltrami "in piena coerenza e continuità con la tradizione trentina nel campo della solidarietà, naturalmente con lo stile che le è proprio.

Stiamo sperimentando un modello nuovo di solidarietà - ha aggiunto Dellai, - che punta alla valorizzazione delle comunità locali e dell'associazionismo solidale. Ma che punta anche a collaborare ad esempio con l'Ocse, con l'università di Trento, con la Scuola di formazione del volontariato, con l'Osservatorio dei Balcani, perchè il valore aggiunto della nostra solidarietà è anche la porta che si apre in continuazione sulla conoscenza del mondo.

Ecco perché sono per noi di fondamentale importanza momenti di incontro e di scambio come le Rotte del Mondo, non solo per la gratitudine che vogliamo concretizzare nei confronti dei nostri missionari, ma anche per il carico di conoscenze e di consapevolezza che ne derivano e che ci fanno capire meglio quel che avviene nei vari continenti della Terra, aumentando quindi la capacità competitiva dell'intera nostra società".

"Nel caso del progetto 'cinese' finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, l'infondatezza della mozione di sfiducia è palese", ha detto Dellai. "Sono stato messo al corrente di quanto il progetto prevedeva, l'ho convintamente condiviso - ha chiarito - e al momento opportuno, assieme all'assessore Beltrami, me ne sono serenamente assunto la responsabilità. E nostra intenzione, nel settore della solidarietà, continuare nel solco della tradizione che c'era prima e che ci sarà anche dopo di noi".

Il Governatore è poi entrato nel merito del progetto cinese. ''Sotto il profilo etico, perché tutti sanno quanto sia denso di problematiche l'intreccio esistente in Cina, ma anche in Brasile, in India e in molte altre parti del mondo, tra grandi ricchezze e grandi povertà - ha aggiunto Dellai -. Sotto il profilo geopolitico, perché la Cina è comunque una realtà culturale, nazionale ed economica con la quale stiamo già facendo i conti e alla lunga i nostri aiuti nei confronti dei giovani disagiati di quel paese verranno riconosciuti e apprezzati. Sotto il profilo della credibilità del soggetto gestore del progetto, che è una Ong legata ai Salesiani ampiamente riconosciuta e apprezzata nel mondo del volontariato e, per di più, è diretta dal trentino Massimo Zortea. Sotto il profilo della responsabilità - ha proseguito -, perché l'assessore Beltrami ha immediatamente chiarito l'equivoco inizialmente creato, evidenziando che al di là dei percorsi formali delle singole pratiche, sia l'assessore, sia la giunta sia il presidente della Provincia si sono sempre assunti la responsabilità politica delle scelte operate".













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