Arco

Tenta il suicidio, salvato dai carabinieri

Un cinquantenne di origini milanesi, ma residente da anni a Riva del Garda è stato soccorso nella sua auto, impregnata di gas di scarico  



TRENTO. Ha tentato di suicidarsi con il gas di scarico collegato all'abitacolo dalla sua auto. Ma grazie all’intuito e soprattutto alla celerità di una pattuglia del Nucleo radiomobile carabinieri della Compagnia di Riva del Garda  è stato tratta in salvo. E’ accaduto in località Troiana, nel Comune di Arco, verso le ore 12, dopo che i militari avevano ricevuto ordine dalla centrale operativa di procedere alle immediate ricerche di un cinquantenne residente a Riva del Garda, dopo che alcuni suoi amici avevano comunicato alla stazione carabinieri di Arco i propositi suicidi dell’uomo arrivati tramite messaggi in WhatsApp.

La notizia, subito comunicata alla Centrale Operativa di Riva del Garda ha fatto partire le ricerche dell’uomo, dapprima presso la sua abitazione, poi in località Troiana. La pattuglia del Radiomobile, che nel frattempo aveva allertato anche personale del 118 e dei vigili de fuoco sempre di Arco, nel giro di pochi minuti ha raggiunto quella località, sorprendendo il malcapitato mentre stava tentando di togliersi la vita inalando gas di scarico dopo avere utilizzato un tubo di gomma collegato allo scappamento con l’abitacolo della propria autovettura. L’uomo, riverso sul sedile anteriore del veicolo, è stato prontamente estratto e soccorso dai militari operanti dall’abitacolo ormai completamente saturo dai gas di scarico.

L’individuo, palesemente in stato confusionale e colto da inizio di asfissia, è stato subito affidato alle cure del personale medico che provvedevano al suo immediato trasferimento presso l’Ospedale di Arco. All’interno dell’abitacolo della vettura è stata rinvenuta, oltre al nastro isolante utilizzato per il fissaggio del tubo in gomma, una bottiglia di super alcolico parzialmente consumata, probabilmente nel tentativo di stordirsi per portare a termine il suo intento. Solo successivamente, contattati i familiari, si è appreso che il malcapitato versava in un profondo stato di depressione causato per vicissitudini personali. Al pronto soccorso dell’Ospedale di Arco, l’uomo veniva stabilizzato e ricoverato per le cure del caso.













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