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Tempio di Trento: nel primo anno di attività 2.797 cremazioni, il 25% in più del previsto

Il fatturato sale a quota 1.590.000 euro. A Trento cremazione per il 70% dei residenti, in Trentino per il 57%


di Claudio Libera


TRENTO. Presentati questa mattina dall’assessora Mariachiara Franzoia, dalla dirigente Katia Beatrici, dal capoufficio Joseph Tassone e da Ermenegildo Pedrini, presidente della So.Crem., i dati del primo anno di attività del tempio crematorio di Trento. Terminati i lavori nel marzo dell’anno scorso, la prima cremazione fu eseguita il 29 settembre 2021; la struttura occupa circa 1.000 metri quadrati nel quadrante sud del cimitero di cui la metà aperti al pubblico con due sale del saluto ciascuna con 24 posti a sedere, dove, mediante monitor, si può assistere all’avvio della cremazione ed attenderne la fine. A giorni, come ha detto l’assessora Franzoia, verranno completati i lavori di realizzazione della sala per il saluto laico; successivamente si provvederà all’arredamento e quindi, presumibilmente nella primavera 2023, la sala potrà essere utilizzata da chi opta per questo saluto ai propri defunti.

I numeri - da ottobre 2021 a settembre 2022 – segnano cremazioni previste 2230 – effettuate 2797 (+ 25%); fatturato previsto 870mila euro – realizzato 1.590.000 euro. Le imprese di pompe funebri accreditate sono 44 di cui 37 trentine e 7 da fuori provincia.

Cremazioni di residenti: 814 Comune; 1.633 provincia di Trento (escluso il Comune); (350 da fuori provincia). Cremazioni su decessi: 70% (al 30/09/2022) nel Comune. Cremazioni su decessi: 57% (al 31/12/2020) nella Provincia di Trento. Le linee di cremazione – alimentate a metano - sono due, ciascuna autonoma rispetto all’altra che operano fino ad un massimo di 12 cremazioni giornaliere; è attivo il tracciamento mediante QRcode e videoregistrazione di tutte le fasi della cremazione (ognuna dura circa 2 ore), dal ricevimento del feretro alla consegna dell’urna. Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, è operativo un sistema di filtrazione ed abbattimento polveri, di depurazione dei fumi a secco e di controllo e analisi in continuo dei parametri di combustione, emissione e polverizzazione delle ceneri. Viene quindi garantito il rispetto delle più recenti normative applicabili all’incenerimento dei rifiuti non pericolosi e alle emissioni in atmosfera; è previsto il riutilizzo dell’energia termica per alimentare gli impianti interni e le attrezzature cimiteriali. I costi del servizio sono: cremazione adulti 390 euro; cremazione resti mortali 330 euro; sala del saluto 34 euro; Giardino delle rimembranze 103 euro. Nonostante le bollette dell’eneregia e del gas siano passate da 2.500 a ben oltre i 10.000 euro al mese, i costi al momento, anche visto il progressivo aumento elle cremazioni, sono rimasti invariati.













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