Taufer: «Una scuola a misura di alunni»

Lavis, va in pensione dopo sei anni il dirigente dell’istituto comprensivo: «Officina dei saperi il nostro fiore all’occhiello»


di Daniele Erler


LAVIS. Cambio in vista, alla guida dell'Istituto Comprensivo di Lavis. Da settembre, infatti, il dirigente scolastico Loris Taufer andrà in pensione. Al suo posto, sarà nominato un sostituto, di cui ancora non è noto il nome.

Sono sei anni che Taufer è al timone della scuola di Lavis, e, grazie anche al contributo dei docenti, è indubbio che in questo periodo la scuola sia cambiata. È mutato il modo di concepire la didattica; più spazio è dato allo sviluppo delle competenze (differenziate per ogni alunno), all'apprendimento delle lingue, dei saperi tecnico-pratici, musica, sport e informatica.

«Ha portato a risultati sia nel profitto, sia nel generale clima della scuola», specifica Taufer. Punta di diamante di questo percorso è l'officina dei saperi; un laboratorio pensato per sviluppare particolari competenze in determinati alunni. Ha aperto i battenti durante l'anno a Mezzolombardo, ma vede come promotore la comunità di valle, e tutti gli Istituti del territorio. I primi risultati si sono visti, nel corso degli ultimi esami. «Chi ha partecipato al laboratorio – spiega Taufer – si è dedicato a particolari lavori, che poi ha presentato all'esame, con esiti positivi».

Laureato in filosofia a Milano, con un perfezionamento a Padova, Taufer trova dapprima lavoro in banca. Rinuncia però al buon stipendio, per seguire la passione per la didattica. Inizia così la lunga esperienza come insegnante di filosofia, soprattutto al liceo Rosmini di Trento. Nel frattempo, collabora con alcune riviste, fra cui la pubblicazione dell'Istituto pedagogico di Bolzano. Nel 2007, supera il concorso da dirigente scolastico: su più di 400 persone, si classifica primo. Quella di Lavis è quindi anche la prima esperienza, alla direzione di una scuola.

Un periodo, fra l'altro, in cui centrale è stato il tema dell'edilizia scolastica; ancora di stretta attualità, anche nella discussione politica. «Sei anni fa, la scuola era un cantiere. È stato aggiunto un piano alla scuola media, poi l'intervento al polo scolastico, con la ristrutturazione della parte storica. Durante i lavori ci sono stati disagi, ma ora si sono risolti».

Lavis attende però altri interventi. «Rispetto ad altre zone d'Italia – commenta Taufer – siamo fortunati: gli spazi sono vivibili e sicuri». «Ci sono però situazioni da risolvere. A proposito, a giugno c'è stato un incontro fra il consiglio d'istruzione e la giunta. Penso che la presenza di una scuola a Pressano sia fondamentale, per la vita del sobborgo. Poi è importante il completamento del polo scolastico, in particolare con la realizzazione della nuova mensa». Ora, infatti, i bambini delle elementari pranzano con quelli delle medie. «C'è un problema di sovrannumero, anche perché, progressivamente, alla scuola primaria sarà tolto il tempo normale, e resteranno solo il tempo pieno e il prolungato. Sarebbe opportuno pensare ad una mensa per la sola primaria».

Sono temi che erediterà il nuovo dirigente. Taufer, quando sarà in pensione, vuole sfruttare il tempo «per studiare e fare buone letture», dare un seguito al libro sulla didattica della filosofia (che ha pubblicato nel 2008) e, quindi, «dare un contributo in maniera diversa alla comunità trentina».

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