La giunta ha adottato la delibera che riduce le retribuzioni nell’ambito delle sforzo di risanamento

Tagliato lo stipendio ai dirigenti

Provincia, sacrifici fino a 5 mila euro lordi all'anno per i vertici



TRENTO. La Provincia taglia gli stipendi dei dirigenti. Nella seduta di venerdì scorso, la giunta provinciale ha adottato la delibera che adotta la previsione della legge finanziaria provinciale 2011. La misura rientra nel piano di contenimento della spesa resosi necessario come partecipazione allo sforzo di risanamento del paese. Il taglio degli stipendi dei dirigenti sarà per scaglioni. Innanzitutto riguarderà sia i dirigenti della Provincia che degli enti strumentali e anche quelli dell'Azienda sanitaria. Saranno interessati anche i dirigenti con contratto a tempo determinato. Secondo quanto deliberato dalla giunta provinciale, la retribuzione deve essere ridotta del 5 per cento per gli importi lordi superiori a 90 mila euro, per la parte eccedente questo importo e fino a 150 mila euro. Invece, la parte eccedente i 150 mila euro sarà tagliata del 10 per cento, tenuto conto del carico contributivo e ferma restando l'utilità ai fini previdenziali dell'intera retribuzione spettante. Da tener presente, infatti, che questa è una misura temporanea che durerà fino al 31 dicembre 2013. Ai fini del taglio, rientrano nella retribuzione sia le voci relative ai compensi fondamentali che quelli accessori. Sono esclusi, invece i rimborsi spese, i risarcimenti danni, gli assegni per il nucleo familiare, le liquidazioni di ferie o ore di recupero non godute, il mancato preavviso o i compensi per specifiche prestazioni. Quindi un dirigente che prende 140 mila euro di stipendio, si vedrà lo stipendio tagliato di 2.500 euro. Se invece il dirigente dovesse prendere 180 mila euro, il taglio sarà di 4.800 euro. Nella delibera, la giunta provinciale spiega che, ai sensi dell'articolo 79 dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, la Regione e le province autonome devono concorrere al conseguimento degli obiettivi di perequazione e di solidarietà, nonché all'assolvimento degli obblighi di carattere finanziario posti dall'ordinamento dell'Unione europea, dal patto di stabilità interno e dalle altre misure di coordinamento della finanza pubblica statali. Nel rispetto di questi principi, la legge finanziaria provinciale ha definito una serie di misure di contenimento della spesa del sistema pubblico provinciale al fine di assicurare il rispetto del patto di stabilità. In particolare, l'articolo 3 della finanziaria provinciale 2011 dispone che la giunta provinciale riduce la retribuzione complessiva di competenza di ciascun anno, per ciascun dipendente anche con qualifica o incarico di dirigente e dirigente generale della Provincia e degli enti strumentai pubblici. Questa riduzione, quindi, è una partecipazione a uno sforzo collettivo che viene chiesta a quei dirigenti che guadagnano di più ed è comunque a termine.

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