Suonati gli spartiti del ’700 ritrovati dietro ai quadri

Storico concerto a Mala del duo d’archi Refatti (violino) e Zampedri (violoncello) Si tratta di 24 brani che sono stati già raccolti in un volume da Antonio Carlini


di Fernando Valcanover


MALA. Quando la musica diventa evento storico. Non per il contesto, ma per quello che è stato suonato. E’ successo proprio questo in occasione del concerto d'archi ospitato nei giorni scorsi nella sala polivalente di Mala, in occasione della presentazione dei volumi su Mala e Sant’Orsola di Lino Beber, Monica Paoli, Marzio Zampedri e dell’emigrante Giorgio Fontanari, presenti oltre 100 persone. Protagonista dell’esecuzione il duo fromato da Chiara Refatti al violino e Silvia Zampedri al violoncello, che hanno eseguito cinque brani raccolti in un volume raccolto da Antonio Carlini "Il violino di strada - Antiche musiche da ballo del Trentino". Spartiti che erano stati rinvenuti nella chiesa parrocchiale di Mala in occasione del restauro di alcuni quadri.

«In una campagna di restauro di alcuni dipinti - racconta Lino Beber - sono stati ritrovati otto fogli di musica che si trovavano, ovviamente nessuno ne era a conoscenza, dietro a una tela raffigurante la Madonna con due Santi. Si tratta di una testimonianza di "memoria scritta" lasciataci da un anonimo suonatore di violino appartenente probabilmente a un piccolo gruppo di filarmonici attivi a Pergine verso la fine del Settecento. I fogli manoscritti, alquanto consunti poiché utilizzati come supporto per la tela, riportano ventiquattro brani per violino, forse accompagnato da un basso, da un secondo violino e una quindicina di balli di genere, valzer, pastorella, polesane, furlane, saltarelli, contraddanze, marchie, una detta "di Buonaparte". Poi ancora Sonate diverse, allegri e un "Largo del Corel" (Arcangelo Corelli), mentre cinque sono privi di titolo. La presenza fra le "Marchie" di una "di Buonaparte", porterebbe a datare l’antologia intorno al 1796, quando Napoleone, dopo essere entrato a Trento e poi a Pergine, arrivò a Borgo nel settembre 1796».

«L’esecuzione del duo violino - violoncello - sottolinea ancora Beber - ha assunto rilevanza culturale proprio perché sono stati proposti brani tornati alla luce dopo alcuni secoli, apprezzati anche perché patrimonio storico di una piccola Comunità e di una Valle».

Oltre alle presentazioni dei due libri e del concerto di archi, è stata apprezzata la scena di Mario Bertoldi, in abiti da prete con il “quadrato”, che ha interpretato magistralmente don Felice Paoli leggendo la poesia “’L Comun delle sette”, riferita ai paesi della Valle, di Sant’Orsola, Mala, Palù del Fersina, Fierozzo San Francesco, Fierozzo S. Felice, Frassilongo, Roveda. Oggi i libri verranno presentati a Pergine al teatro Garberie (ore 20.15).

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