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Staminali anche da sangue congelato

Nuovo protocollo ad opera del Centro di biomedicina dell'Accademia europea (Eurac) di Bolzano



BOLZANO. È nato nei laboratori del Centro di biomedicina dell'Accademia europea (Eurac) di Bolzano un nuovo protocollo per semplificare il processo che permette di ottenere cellule staminali pluripotenti indotte.

Mentre la metodologia tradizionale richiede l'utilizzo di sangue fresco, la nuova procedura permette di far regredire a uno stadio simile a quello delle cellule staminali embrionali anche cellule provenienti da campioni di sangue congelato di persone adulte. Le cellule così riprogrammate possono essere utilizzate per capire come si sviluppano alcune malattie e per testare nuove terapie.

Il nuovo protocollo riduce anche i costi e i tempi di lavoro in laboratorio. «La procedura che abbiamo messo a punto semplifica il processo che permette di ottenere queste cellule. Con la metodologia tradizionale il sangue fresco viene centrifugato in presenza di reagenti in grado di separare le cellule richieste per la riprogrammazione», spiegano Viviana Meraviglia e Alessandra Zanon, ricercatrici del Centro di biomedicina dell'Eurac. «Il nostro protocollo - aggiungono - permette, invece, di partire da sangue congelato e riduce il numero di reagenti necessari. Questo permette di minimizzare i costi, i tempi di lavoro e anche la complessità delle operazioni da svolgere in laboratorio».













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