Sospensione Grisenti, le carte sono da Renzi

Spedite venerdì, sarà il presidente a decidere sulla sospensione. Lui: sono sereno



TRENTO. Le carte sono arrivate al Commissariato del governo venerdì e da lì sono state inoltrate al presidente del Consiglio Matteo Renzi. E le carte sono quelle relative alla decisione della corte d’appello di Bolzano su Silvano Grisenti. Decisione che in base alla legge Severino può portare alla sospensione del consigliere provinciale per 18 mesi. «Sono sereno - commenta lo stesso Grisenti - so che si arriverà alla mia sospensione perché così è previsto. Attendo».

Difficile fare delle previsioni sui tempi dell’iter che è solo agli inizi. Il provvedimento dovrà essere adottato dal presidente del consiglio dei ministri, sentiti il ministro per gli Affari regionali e il ministro dell’Interno. E quindi il malloppo farà ritorno al Commissariato del governo che avrà l’incarico di notificare la decisione. Ma cosa prevede la legge Severino che è del 2012? Prevede che «sono sospesi di diritto» dalle cariche elettive regionali coloro che «hanno riportato una condanna non definitiva per uno dei delitti indicati dall’articolo 7, comma 1, lettera a), b) e c)». E fra i delitti indicati c’è, la corruzione propria, reato per cui è stato condannato Silvano Grisenti.

Ricordiamo che sulla decisione della corte d’appello di Bolzano è più che prevedibile un ricorso in Cassazione e se si arrivasse all’assoluzione, Grisenti sarebbe reintegrato nel ruolo di consigliere provinciale. Se ci fosse, invece, una conferma della condanna, si arriverebbe alla decadenza.

Come detto in questo momento tutto il malloppo si trova a Roma negli uffici del presidente Renzi che dovrà analizzare la situazione e quindi prendere una decisione assieme a due ministri. Non ci sono indicazioni sui tempi, ossia non si sa in quanto tempo Renzi potrà prendere la sua decisione e comunicarla a Trento.













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