CAVALESE. Con 11 voti a favore e 8 astenuti, tra i quali anche il consigliere di maggioranza Alfredo Molinari il consiglio comunale di Cavalese ha approvato la sanatoria in deroga allo strumento urbanistico per la variante al progetto per la costruzione della nuova stalla nei pressi del campo sportivo di Cavalese di proprietà dei fratelli Chelodi. Ma la decisione ha suscitato parecchie perplessità. Il consigliere Maurizio Tavernar ha detto che per lui la sanatoria equivale ad abuso edilizio. Il consigliere comunale delegato per l’urbanistica Mansueto Vanzo ha ricordato che l’ufficio tecnico ha espresso parere favorevole per questa sanatoria. Forse sarebbe stato meglio, ha aggiunto, se fosse stata presentata una variante in corso d’opera.

In sostanza la deroga allo strumento urbanistico si era resa necessaria poiché parte della stalla ricadeva in un’area che il Piano urbanistico provinciale aveva classificato come area improduttiva e non agricola. Il consigliere Vanzo su sollecitazione della consigliera Bruna Dalpalù ha spiegato inoltre che trattandosi di una sanatoria il Comune era obbligato a trasmettere la pratica alla Procura della Repubblica che avrebbe dovuto accertare se vi sono state violazioni di rilevanza penale. L’assessore Finato ha ricordato che gli uffici urbanistici hanno dato parere favorevole alla variante in sanatoria. Il sindaco Welponer sulla vicenda ha minimizzato sottolineando che il Piano urbanistico ha collocato l’area agricola a ridosso dell’area improduttiva: «Non mi sentirei di sanzionare l’agricoltore per questa leggera incongruenza con il piano» ha aggiunto. Ma le critiche dei consiglieri del gruppo di opposizione non si sono incentrate sull’operato dell’ agricoltore, quanto piuttosto sul lavoro del progettista geometra Armando Vaia (ex assessore comunale ai lavori pubblici) . La consigliera Maria Luisa Gelmi ha parlato di “poca correttezza” del professionista, mentre il consigliere Onorio Vanzo è andato giù più duro come altre stalle progettate dal professionista abbiano avuto bisogno di varianti in sanatoria.

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