San Martino, sugli impianti il 18% di sciatori in meno

Sotto le Pale la crisi si fa sentire: - 21 per cento anche degli skipass stagionali Il presidente Boninsegna: «La promozione c’è, ma qui manca un grande evento»


di Raffaele Bonaccorso


SAN MARTINO DI CASTROZZA. Non c’è dubbio che nella skiarea di San Martino di Castrozza e Passo Rolle la neve c’è e anche abbondante, ma anche se questa stagione sciistica è partita bene, facendo il raffronto con quella del 2010 – 2011, si può notare ancora un calo. Ma forse, in situazioni come quelle attuali, i conti definitivi è bene farli alla fine.

«I riferimenti bisogna farli con la stagione di due anni fa – dice, infatti, Paolo Boninsegna, presidente del Consorzio impianti a fune di San Martino di Castrozza e Passo Rolle – in quanto la stagione scorsa è stata molto anomala sotto l’aspetto metereologico, costringendo noi impiantisti a vendere molti biglietti di società e non di Consorzio, falsando quindi tutte le statistiche. Rispetto a 2 anni fa, quindi, ad oggi si registra un calo di presenze sugli impianti del 18% a fronte di un calo del 10% medio in area Dolomiti superski. Il calo risulta distribuito: si va da un –18% sui giornalieri a un –21% su plurigiornalieri e stagionali».

«Sicuramente nel corso delle stagioni, depurando per quanto possibile i dati dalle condizioni climatiche, si può notare un costante calo di giornalieri – spiega Paolo Boninsegna – mentre sono più stabili i plurigiornalieri e ciò dimostra come se per i nostri turisti stanziali, in maggior parte italiani, la situazione impiantistica non è la priorità, per i pendolari, visti anche i costi, è importantissima la qualità della skiarea. Quest’anno è emerso in modo chiaro come il cliente si orienti su periodi di vacanza più brevi, normalmente ad inizio festività e ad inizio anno vi era il picco nell’acquisto, quest’anno invece è stato più continuo. Sicuramente la crisi che sta attraversando l’Italia ma anche buona parte dell’Europa si ripercuote sulle spese “superflue” ma è proprio in questi momenti che noi operatori dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare assieme per offrire un prodotto completo e concorrenziale. Oggi per trovare clienti in numero sufficiente alla nostra località non basta solo dire io ci sono, bisogna creare una struttura destinata allo scopo che giri Italia ed Europa promuovendo ma anche vendendo la località, anche a costo di sacrifici».

«Per ciò che riguarda la situazione impianti – continua Boninsegna – senza puntare ai grandi caroselli, è di vitale importanza arrivare al più presto almeno al collegamento di tutte le skiaree presenti ora scollegate, senza tralasciare importanti servizi quali l’innevamento. Sicuramente sarà essenziale trovare degli accordi tra le società al fine di fare delle economie di scala per sopperire ai continui aumenti di costi che hanno eroso i margini utili delle società. Importante anche una programmazione negli investimenti mirata a realizzare impianti che garantiscano un ritorno sicuro. Mi preme sottolineare come quest’anno l’inverno sia stato promosso in maniera forte e d’effetto, gli spot su canale 5 e su Sky sono stati ottimi ed hanno portato alla intera località un grande visibilità. Certo questo non si può fare una tantum, ma bisogna crederci anche se risulta difficile quantificare il ritorni. Personalmente credo manchino alcuni eventi di risalto legati allo sci a San Martino. Io ho sempre un sogno nel cassetto: “la notte bianca”».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano