Rurale Valsugana e Tesino l’utile è di 850 mila euro

L’istituto di credito cooperativo nato un anno fa ha terminato le pre-assemblee Le cifre: 557 milioni la raccolta, 367 milioni gli impieghi, 44 milioni il patrimonio



VALSUGANA. C’è chi li chiama incontri con i soci. C’è, invece, chi preferisce definirle pre-assemblee. Comunque sia, quanto messo in cantiere e portato a termine dalla Cassa rurale Valsugana e Tesino si è rivelato un utile e prezioso momento di incontro e di confronto con i soci in vista dell’assemblea generale di fine maggio. Tezze, Spera, Castello Tesino, Spera e Cismon del Grappa sono state, idealmente, le “sedi di tappa” di questo tour.

«Abbiamo cercato di programmare un percorso destinato a dare la possibilità di partecipazione a tutti i nostri soci - spiegano i responsabili -. Le dimensioni della Cassa rurale sono considerevoli anche nel raggio di operatività. Per questo era opportuno distribuire al meglio sul territorio di competenza un tot di incontri per dare la possibilità a ognuno di poterci essere». L’obiettivo è stato centrato con il gradimento espresso dall’affluenza davvero considerevole. Segno dello spirito di appartenenza alla “propria” Cassa rurale.

Il presidente Paolo Zanetti e il direttore generale Paolo Gonzo, hanno snocciolato numeri ed elencato iniziative concretizzate nel corso del 2012 e programmate nel futuro più vicino. «Si è parlato, tra il molto altro, del difficile momento economico e sociale e sulle modalità adottate dalla Rurale per proseguire nella sua opera di sostegno al territorio - spiegano i vertici - attenta all’efficienza di gestione e al consolidamento patrimoniale».

La raccolta complessiva ha raggiunto i 557 milioni di euro. Gli impieghi hanno sfiorato i 367 milioni di euro, in leggera flessione rispetto a dodici mesi prima. Effetto definito “fisiologico” considerato l’inevitabile calo delle richieste di finanziamento provenienti dalla clientela, comprensibilmente preoccupata dalla congiuntura sfavorevole.

Il patrimonio netto è superiore ai 44 milioni di euro: la principale garanzia a soci e clienti della capacità della Cassa rurale di affrontare con forza imprevisti e periodi di stagnazione. L'utile è stato di 850 mila euro.

La Cassa rurale non è solo banca, ma è una cooperativa che fa il mestiere di banca. La differenza si esprime nella relazione continua e costante con il territorio dove agisce nella quotidianità con la sede e la rete di sportelli. Paolo Dorigato, dell’ufficio relazioni esterne della Rurale, ha posto l’accento sulla situazione demografica, economica e sociale. La Cassa rurale raccoglie risorse dal territorio e le reinveste nel territorio non solo con i prestiti, ma anche con i quasi 400 mila euro contenuti nel bilancio sociale.













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