Rovereto: Ceolan lascia, dirigenti confermati

Il segretario va in pensione e il Comune resta senza direttore generale


Giancarlo Rudari


ROVERETO. Il segretario comunale e direttore generale Ivo Ceolan da oggi è ufficialmente in pensione. E c'è già il suo sostituto, vincitore del concorso: è Giuseppe Di Giorgio, attualmente segretario comunale a Lavis. La giunta, nel frattempo, ha prorogato di sei mesi l'incarico ai 15 dirigenti, mentre dovrà decidere se scegliere un direttore generale o pensare ad un city manager. Dunque dopo tre anni di permanenza a palazzo Pretorio Ceolan, che di anni ne ha 60 con oltre 32 di servizio, lascia Rovereto per dedicarsi alle sue passioni: dalla montagna allo sci da fondo, dal cinema alla lettura al volontariato. «Ho lavorato benissimo con il sindaco Valduga: con lui c'è stata subito un'intesa di pelle e un apprezzamento nei suoi confronti per il modo di interpretare il ruolo di sindaco» afferma Ceolan. Buoni i rapporti anche con la giunta Miorandi «anche se con lui ho lavorato pochi mesi».  Un lavoro definito «molto impegnativo, interessante, che porta ad occuparsi di molti problemi. Credo di aver fatto un buon lavoro che mi ha dato gratificazioni e penso di aver lasciato buoni ricordi per quel che mi riguarda» prosegue Ceolan che nella sua lunga carriera è passato ad occuparsi di Comuni piccoli, come Cavareno, per arrivare a Rovereto dove da un dipendente comunale è arrivato a gestirne 470. E il grazie per il lavoro svolto è arrivato dal sindaco Andrea Miorandi che ha apprezzato in Ceolan la «rapidità di risposta e la preparazione: dispiace per la sua decisione di lasciare. Una decisione rispettabilissima».  E in attesa dell'arrivo di Giuseppe Di Giorgio, fresco vincitore del concorso, sarà l'attuale segretario di Isera Zaniboni ad occuparsi anche di Rovereto. Con il nuovo arrivato la giunta si appresta anche a sistemare l'organizzazione comunale. Un primo passo l'ha già compiuto con la riconferma, dopo una prima proroga all'indomani della nuova amministrazione, dei 15 dirigenti comunali fino al 30 giugno.  Se con Di Giorgio si sostituisce il segretario comunale, viene a mancare il direttore generale. Che succederà? Ne arriverà uno nuovo? Si pescherà tra la pianta organica? Oppure si può ipotizzare un city manager, come lo era stato Rinaldo Maffei ai tempi di Roberto Maffei sindaco? «Dobbiamo ancora valutare questo aspetto: gli scenari possono essere tanti e le soluzioni diverse. Potrebbe trattarsi anche di una figura a tempo pieno o part time» afferma il sindaco Miorandi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano