Rogo distrugge il deposito di un’impresa

Le fiamme hanno avvolto il magazzino della ditta Aldrighetti di San Lorenzo in Banale. Danni per oltre 400 mila euro


di Ettore Zini


SAN LORENZO IN BANALE. Difficile dire se con gli idranti vicini qualcosa poteva essere salvato. Ma, per il deposito della ditta di Nicola Aldrighetti di San Lorenzo in Banale le fiamme si sono sviluppate in un attimo, e nonostante l’intervento immediato dei del Fuoco volontari di San Lorenzo, poi coadiuvati da altri corpi della zona muniti di autobotte, il fuoco ha distrutto in un attimo capannone e tutte le attrezzature che vi erano custodite. «Un rogo immenso –ha detto il vice comandante dei vigili del fuoco volontari di San Lorenzo Amedeo Sottovia – che in un attimo ha intaccato le strutture di legno del capannone, e ridotto in macerie tutto quanto si trovava all’interno». «Noi – ha spiegato assieme al comandante Fabrizio Brunelli – siamo arrivati in meno di sette minuti, ma non essendoci idranti pubblici nelle vicinanze abbiamo dovuto attingere da quelli dei due capannoni attigui, e chiedere l’intervento dei corpi muniti di autobotte». Il capannone in questione è, o meglio era, una struttura provvisoria nella zona artigianale di Deggia, a pochi chilometri dall’abitato di San Lorenzo, a qualche centinaio di metri dal lago di Nembia, sulle propaggini del lago di Molveno. Ieri mattina, poco dopo le nove (l’allarme è stato dato alla caserma di San Lorenzo alle 9,15) si è sviluppato l’incendio. Fumo e fiamme hanno reso praticamente impossibile addentrarsi in quel groviglio di macchinari, attrezzature e pannelli da cantiere sparsi su tutta l’area. Solo l’arrivo dei corpi volontari di Molveno, Bleggio, Lomaso e Tione, chiamati a dare man forte, hanno permesso di aver ragione dell’incendio. La struttura, in legno, è subito collassata sul cantiere, devastando con il fuoco un camioncino della ditta, muletti, e attrezzature di valore, compreso un taglia muri di ultima generazione. Un danno stimato dal proprietario in circa 400 mila euro. «In pratica tutta l’azienda – ci ha detto il padre del titolare Francesco, 63 anni, incapace di darsi pace per il danno -. Oltretutto non coperto da assicurazione. Sul posto sono arrivati gli agenti di Polizia Locale delle Giudicarie e gli esperti del Corpo Permanente dei Vigili del Fuoco di Trento, che assieme stanno svolgendo indagini per capire la dinamica e le eventuali responsabilità dell’incidente. Tra le possibili cause, una batteria che alimentava l’impianto di recinzione antiorso. La ditta di costruzioni Aldrighetti è una delle più vecchie della zona. Era stata fondata da papà Francesco assieme a due fratelli negli anni 50.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano