Rifiuti all'ex Cartiera: scatta il sequestro

Per la procura si tratta di stoccaggio non autorizzato, nei guai Dolomiti Energia



ROVERETO. I primi a lamentarsi erano stati residenti e dipendenti degli uffici comunali, poi c'era stato il controllo dei carabinieri e il sequestro ora confermato dal gip. Nel piazzale di via Vicenza, secondo la procura, c'era uno stoccaggio non autorizzato di immondizia di vario genere che ha provocato anche un versamento di percolato nel Leno. Ad essere chiamata in causa Dolomiti Energia e in particolare il responsabile tecnico. L'area risulta essere destinata a parcheggio e quindi l'accumulo dell'immondizia che arriva dalla città certamente non poteva rimanervi. A quanto pare lassù viene portato quanto raccolto dai mezzi più piccoli che depositano tutto in grandi scarrabili i quali poi vengono caricati su mezzi pesanti di grosse dimensioni per essere portati alla loro destinazione finale. Ma non ci sono autorizzazioni e quindi per la procura questa è una violazione - come ha spiegato il procuratore capo Rodrigo Merlo - del decreto legislativo del 2006 che prevede la normativa in materia di ambiente. Due sono le accuse che vengono quindi mosse a Dolomiti Energia e in particolare a Realis, responsabile tecnico con delega ambientale. Da una parte c'è lo stoccaggio non autorizzato di rifiuti e dall'altra l'abbandono non controllato dei rifiuti stessi. Questo aspetto in particolare riguarda il versamento del percolato prodotto dall'immondizia stessa nel Leno. Versamento che è stato verificato in primis dai carabinieri nel sopraluogo di sabato scorso. Cosa è successo? Secondo la ricostruzione che fanno gli uffici della procura, i rifiuti sono stati accumulati negli scarrabili che non erano stati opportunamente impermeabilizzati. Così la pioggia abbondante dei giorni scorsi ha provocato l'uscita incontrollata del percolato (fra l'altro decisamente poco profumato) che non trovando ostacoli davanti a sé è arrivato fino al Leno.  L'intervento dei militari dell'Arma di sabato si era concluso con il sequestro dell'area, sequestro che ora è stato anche confermato dal giudice per le indagini preliminari. Sui prossimi passi, questo è quanto spiega Merlo: «Quando avrò a disposizione un programma di efficienza da parte di Dolomiti Energia che dimostrerà che il piazzale non sarà più utilizzato per lo stoccaggio dell'immondizia, allora provvederemo al dissequestro».  Da parte sua l'azienda ha già iniziato la pulizia. Sono stati tolti gli scarrabili dai quali era uscito il percolato e quindi anche l'ammasso di rifiuti è diminuito sensibilmente. Bastano le foto che pubblichiamo in questa pagina per dimostrarlo. Quella in alto era stata scattata mercoledì scorso, quando era arrivata la segnalazione della puzza insopportabile da parte dei residenti. Quella sotto, con il classico nastro bianco e rosso che delimita l'area che è stata posta sotto sequestro, invece è di ieri mattina. Ed è chiaro che il lavoro di pulizia che è stato fatto fino a questo momento è stato importante.  Ora l'operazione di rimozione dovrà essere portata a termine e quando in procura arriverà il progetto definitivo con i riferimimenti su dove verranno accumulati i rifiuti che fino ad ora erano in Cartiera, ci sarà anche il dissequestro dell'area. Per ora Dolomiti Energia preferisce non rilasciare dichiarazioni.

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