Pulire le strade costa caro ai perginesi

Il Comune pagherà 52mila euro in più ad Amnu e la tariffa salirà dell'11,27%


Roberto Gerola


PERGINE. Sale di oltre 52.000 euro la quota a carico del Comune relativamente al servizio di spazzamento strade da parte di Amnu spa. Per il 2012 naturalmente. Il dato emerge dalla recente delibera di giunta nell'ambito delle nuove tariffe del servizio svolto dall'azienda partecipata.

Si passa dai 411.934 euro relativi al 2011 ai 464.390 per il 2012, un aumento dell'11,27%. Il costo sarà spalmato sulle utenze perginesi insieme alla quota fissa e la quota variabile (0,063 euro al litro di immondizie non riciclabili conferite). Quota spazzamento e quota fissa variano secondo i componenti del nucleo familiare. Quota fissa 30,42 (e spazzamento 16,96) per un componente; fissa 54,76 (e spazzamento 30,53) per 2 componenti; 68,58 più 39,02 per tre componenti; 91,27 più 50,89 per 4 componenti; 109,53 più 61,07 per 5 componenti; 124,74 più 69,55 per 6 componenti. Vale l'abbuono (per ogni nucleo) di 120 litri di rifiuti non riciclabili conferiti.

Le utenze non domestiche comprendono 30 voci. La quota variabile di 0,063 euro/mq vale anche per tutte le utenze non domestiche e si aggiunge alla quota fissa e alla quota spazzamento che variano secondo le categorie. Alcuni esempi: alberghi con ristorante 0,6289 (fissa), 0,3683 (spazzamento); alberghi senza ristorante 0,4142 più 0,2426; scuole e luoghi di culto 0,2569 più 0,1505; autorimesse e magazzini 0,2301 più 0,1348; campeggi, carburanti e impianti sport 0,3375 più 0,1976; esposizioni e autosaloni 0,1956 più 0,1145; case di riposo 0,4794 più 0,2808; uffici e studi 0,5829 più 0,3414, banche 0,2339 più 0,1370; negozi 0,5407 più 0,3167; edicole tabaccai e farmacie 0,6903 più 0,4043; negozi di tende e tessuti 0,3183 più 0,1864; parrucchieri 0,5676 più 0,3324; falegnami, idraulici, fabbri elettricisti 0,3950 più 0,2313; carrozzerie e officine 0,5407 più 0,3167; ristoranti, pizzerie, osterie 3,6931 più 2,1629; bar e caffé 2,4122 più 1,4127, supermercati, negozi di pane e pasta, macellerie, salumi e formaggi, alimentari 1,0585 più 0,5199; plurilicenze alimentari 1,0009 più 0,5862; ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 4,3297 più 2,5357.

Acqua potabile. Il servizio deve essere coperto al 100% e il riferimento del costo è alla quantità di acqua potabile erogata nel 2010. Le tariffe sono state così elaborate e aggiornate da Stet spa. E approvate dalla giunta comunale. Usi domestici: fino a 120 mc, 0,1792 euro/mc; da 121 a 240, mc 0,4855; oltre i 240, 0,8504. Usi diversi: fino a 120 mc, 0,4855; da 121 a 240, 0,8504; oltre i 240, 1,1167; uso abbeveramento 0,2427. Forfait: usi domestici 0,4855; usi diversi 0,8504, Quote fisse: utenze domestiche 30,98 euro; utenze altri usi 30,98 euro; utenze allevamenti 15,49 euro. Saranno applicate dal 1º gennaio prossimo.

Servizio fognature. Anche questa va coperto al 100%. Le tariffe sono calcolate sui costi di produzione del servizio: 345.600 euro necessari per smaltire al 100% tutti i consumi dell'utenza che ammonta a 1.302.964 metri cuni (nel 2010). I costi fissi ammontano a 99.350 euro pari al 29% e quindi entro il massimo stabilito (35%) dalla Provincia, mentre i costi variabili sono pari 246.250 euro. Quota fissa (utenza civile) 9,6504 euro/mc; 0,1890 la quota variabile per utenze civili e produttive. Utenze produttive: fino a 250 mc/anno la quota fissa è di 87,80 euro; da 251 a 1.000 è di 103,29; da 1.001 a 2.000 di 258,23, da 2001 a 3.000 è di 387,34; da 3.001 a 5.000 è di 516,46; da 5.001 a 7.500 di 774,69; da 7.501 a 10.000 è di 1.032,91; da 10.001 a 20.000 è di 1.420,26; da 20.001 a 50.000 è di 2.065,83; oltre i 50.000 si sare a 2.840,51 euro.













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