Primiero: l'assessore si taglia mezza indennità

Maurizio Gaio: «Questi 5 mila euro risparmiati usateli per la biblioteca»


Raffaele Bonaccorso


PRIMIERO. «Intendo rinunciare a metà delle indennità previste per la carica di assessore, di esimere l'ente e i funzionari amministrativi da ogni responsabilità sull'importo corrisposto».
«Confido poi che l'economia derivata da questa mia decisione possa essere destinata al potenziamento dei servizi bibliotecari».
A riportare questa comunicazione, che è già stata inviata al segretario della Comunità di Primiero, è il sito della lista "Via Nova", presente nell'assemblea della stessa Comunità di valle. A firmarla è l'assessore alla pianificazione territoriale Maurizio Gaio, eletto, appunto, nei ranghi della lista stessa assieme al consigliere Enrico Turra. Le risorse a cui l'assessore Gaio ha rinunciato assommano a circa 5.000 euro annui.
La decisione assunta dall'assessore della Comunità non è stata pubblicizzata in altro modo, ma non è stata nemmeno resa nota nel corso delle sedute dell'assemblea della Comunità stessa, ma appunto, soltanto riportata in modo "en passant", senza clamore alcuno nel tentativo, evidente, di tenere un profilo basso, sul sito di "Via Nova". Tanto che la nota porta significativamente il programmatico sottotitolo "Per una nuova politica". Ed è, infatti, questa la prima volta in assoluto in Primiero che un amministratore rinuncia volontariamente a metà dell'indennità a cui ha diritto.
Alla richiesta di spiegare le motivazioni che lo hanno portato a questa inusuale rinuncia, Maurizio Gaio ha risposto semplicemente affermando che lo ha fatto «per dare un segnale tangibile a quanti chiedono ai politici un maggior "spirito di servizio" e un minor "attaccamento alla poltrona" e per dare un segno e contributo concreto alla invocata (da più parti) maggior austerità e rigore in politica, in un tempo in cui si impongono sacrifici a tutti i lavoratori».
Inoltre, ha detto l'assessore Maurizio Gaio, che lo aveva promesso anche durante la campagna elettorale, quando gli era stato chiesto di dare un segnale concreto e significativo verso un certo modo di fare politica ed infine "per rispetto delle "ragioni" di quanti (tanti) si sono dichiarati scettici sul ruolo e sulle funzioni reali della istituzione Comunità di Valle. «In tal senso - ha concluso Maurizio Gaio - mi impegnerò ancora di più per dimostrare che, volendo, l'amministrazione pubblica può mettersi veramente al servizio del cittadino».

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano