«Politiche giuste per donne e giovani» 

Olivi saluta con soddisfazione i dati anche se invita a non abbassare la guardia per il futuro



TRENTO. «Va sottolineato che il mercato del lavoro comincia a seguire i dati economici. Spesso la ripresa anticipa il lavoro. Il fatto che le assunzioni siano 8 mila in più e che, mi dicono dall’Agenzia del Lavoro, negli ultimi mesi stanno aumentando dimostra che i dati economici si stanno traducendo in un aumento del lavoro e questo è un dato fondamentale per la tenuta della società». L’assessore al lavoro Alessandro Olivi è orgoglioso dei risultati ottenuti nel corso del 2017. Riconosce che ancora molto c’è da fare, ma spiega che si può tirare un sospiro di sollievo. «Il settore che appare come trainante è il manifatturiero, ma ci sono anche altri settori che danno un piccolo segnale di ripresa, a partire dalle costruzioni». Altro segnale che viene salutato con favorevole è la trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato dei contratti di lavoro: «Su questo fronte abbiamo delle buone performances e questo vuol dire che le imprese hanno maggiore fiducia. Se non c’è ripresa stabile, ma solo una fiammata le industrie non fanno assunzioni. Adesso che gli ordini hanno ripreso anche a medio termine, le imprese manifatturiere tornano ad assumere questo dà un segnale di speranza a tutti. Ci permette di sperare che ci sia un consolidamento del mercato del lavoro anche dal punto di vista qualitativo. Che poi è la vera questione. Ed è importante che ci sia un aumento delle assunzioni dei giovani e delle donne. Questo è molto importante e positivo dal punto di vista della coesione sociale. Vuol anche dire che le politiche della Provincia per favorire le categorie più esposte alla crisi hanno prodotto risultati».













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