Oipa: «Una messa anche per gli animalisti»

La chiede l’associazione al vescovo Tisi, dopo la celebrazione concessa alle cacciatrici trentine  



TRENTO. Ornella Dorigatti, referente trentina dell’Oipa, chiede ufficialmente al vescovo Tisi una messa per gli animalisti, alla pari di quella che è stata concessa alle cacciatrici, in occasione della ricorrenza del loro protettore San Uberto. Dopo le polemiche di due anni fa, la celebrazione era stata sospesa e quest’anno è arrivata l’autorizzazione per una funzione che si è tenuta venerdì sera, alla chiesa del Santissimo di Corso Tre Novembre.

Unico limite è stato quello imposto dal celebrante di non esporre tutte le immagini di caccia a carattere religioso che le cacciatrici avevano portato con loro. « Dio ha creato le creature del cielo, della terra e del mare e non penso che approvi che esse vengano uccise per gratificare il loro ego. Il prete che ha celebrato quella messa – scrive Ornella Dorigatti- credo sarebbe più adatto a celebrarne di un altro tipo. Ricordo che San Francesco proteggeva gli animali, che sono creature di Dio come tutti gli altri esseri viventi».

E la polemica, seppur a distanza e con toni decisamente pacati, si riaccende. Da una parte nel mondo venatorio è presente un’ antica tradizione religiosa che specialmente nelle immagini, può assomigliare perfino ad una sorta di rito pagano. Pratica ancora molto diffusa specialmente in Austria. Dall’altra parte gli animalisti, del tutto contrari sia alla pratica sia della caccia che di tutte le occasioni celebrative, che oggi chiedono un gesto che riconosca a livello religioso, il diritto di essere animalisti.

In mezzo il vescovo chiamato ad una decisione che, per certi versi, sarebbe del tutto innovativa. L’unico dubbio è sulla partecipazione che potrebbe avere una messa riservata agli animalisti. Le cacciatrici possono contare su un gruppo di base e su una coreografia che rende l’evento unico nel suo genere. La presidente del Gruppo, Eddi Titta alla messa delle cacciatrici aveva detto:

«La caccia non può essere scontro e conflitto» ricordando quando due anni fa venne cancellata la funzione religiosa in Duomo. «Lo diciamo sempre e continueremo a dirlo: noi siamo a servizio dell’ambiente e della natura. Continueremo anche a invitare gli animalisti a un incontro di dialogo costruttivo e di confronto, fino a oggi quelli che hanno attuato un integralismo ingiurioso e diffamatorio sono stati loro».(d.p.)













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