Oche canadesi a spasso sul lago

Avvistato a Lavarone , per la prima volta in Trentino, un piccolo stormo che è già ripartito



LAVARONE. Per natura, proprio non dovrebbero esserci: ma si sa, l'uomo ha messo mano all'ambiente anche spostando gli animali in diverse parti della Terra, ed ecco quindi le oche canadesi che fanno tappa al lago di Lavarone. Questi bellissimi animali, che altrimenti vivrebbero nel nord America - lo dice il nome - sono apparsi sulle sponde del lago, e sono rimasti in zona per un paio di giorni e sono stati seguiti dai volontari della Lipu. Erano cinque le oche, peraltro in ottima salute, e ora devono già essere in viaggio. Probabilmente verso nord, perché sul perché sono arrivate a Lavarone, su dove fossero dirette e dove abbiano svernato, si possono fare solo ipotesi. «Questi animali non sono autoctoni dell'Europa - spiega Silvia Nones della Lipu - ed è probabile che vengano da qualche tipo di allevamento, a scopo ornamentale. Gli esemplari giunti a Lavarone sono in libertà da diverso tempo: lo abbiamo notato dal piumaggio, e dal fatto che ormai stanno formando uno stormo. Le oche canadesi hanno un fortissimo istinto migratorio, e appena in libertà hanno ricercato le loro naturali abitudini».

Le oche del Canada infatti nidificano nel nord (Canada), mentre trascorrono l'inverno in luoghi più caldi (Stati Uniti). Nel Seicento è stata introdotta in Europa, in particolare in Gran Bretagna, diffondendosi poi in Scandinavia. In Trentino è la prima volta che si avvista un piccolo stormo; finora era stato avvistato dagli esperti della Lipu un singolo esemplare: era stat recuperato a Calceranica e curato al centro recupero, e quindi fatto tornare in libertà. Appena carabinieri e forestali hanno notato gli animali "strani" hanno contattato la Lipu. «Ma erano in ottima salute: al lago - conclude Nones - si sono rifocillate, mangiando e riposandosi sui prati attorno al lago, e poi sono ripartite». (m.s.)

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