Nuovo ospedale, bocciato il maxiappalto

Clamorosa decisione dei giudici del Tar di Trento: accolto il ricorso della ditta Mantovani che era arrivata seconda. Esulta Rifondazione: "Ora se ne occupi anche la magistratura ordinaria"



TRENTO. Clamorosa decisione dei giudici del Tar di Trento che hanno bocciato il maxiappalto del nuovo ospedale. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dalla Mantovani col suo raggruppamento di imprese, la ditta che era giunta al secondo posto dietro l'Impregilo: quest'ultima, assieme alla Cmb (che guidava la cordata arrivata terza) sono state escluse dal bando, dato che i giudici hanno ravvisato delle irregolarità nei requisiti presentati nelle domande. I giudici del Tar hanno puntato il dito anche contro la composizione della commissione tecnica che ha deciso la gara d'appalto, dichiarandola illegittima.

Esulta Rifondazione. Le reazioni alla notizia non si sono fatte attendere. "È con grande soddisfazione che prendiamo atto, dopo essere stati l'unico partito a denunciare le irregolarità, della decisione del Tar, di annullare l'appalto del Not", scrive in una nota Rifondazione Comunista, che da tempo si sta battendo contro il maxiappalto. "A nulla è servito il tentativo della Provincia e della Giunta Provinciale di occultare quelli che sono evidenti scelte della commissione  che hanno favorito Impregilo, di legittimare comportamenti scorretti probabilmente oltre la stessa legalità . Il presidente della giunta provinciale, l'allora assessore alla santità , Ugo Rossi, ha coperto oltre ogni logica i lavori e le decisioni illegittime della commissione. Tutti ricordiamo le decisioni del Consiglio Provinciale che chiamato ad esprimersi sulla opportunità  di cancellare in autotutela l'appalto, dove Rossi ha preteso un voto unanime della maggioranza di centrosinistra, costringendo quei pochi consiglieri che avevano qualche dubbio a smentire le posizioni prese. Tutti ricordiamo che Rossi, da noi invitato ad un confronto pubblico durante la campagna elettorale non solo lo ha disertato ma tramite la stampa, con la arroganza di cui è  capace, ha rigettato ogni argomento e ridicolizzato gli interlocutori.Rossi deve prendere atto non è più politicamente credibile e che non è più consentito dirigere la nostra autonomia quando ci si schiera con chi cerca in modo fraudolento di vincere il più  grande appalto della storia del trentino.Ora tutti dobbiamo augurarci che della vicenda si occupi anche la magistratura ordinaria e che si scopra se come è molto probabile  non si è trattato soltanto irregolarità  relative al bando ma di un vero e proprio tentativo di favorire i poteri forti. In ultimo ci auguriamo che la bocciatura del bando sia l'occasione per riflettere in una fase di crisi così  profonda sulla utilità di realizzare oggi il nuovo ospedale o se non convenga aprire un tavolo di riflessione sulla opportunità  di realizzare un nuovo ospedale e comunque di adottare un sistema di appalto come il project financing per appaltarlo".













Scuola & Ricerca

In primo piano