Not, la tangenziale va sotto terra

Pronto il progetto: domani Dellai lo presenterà alla giunta comunale


Chiara Bert


TRENTO. Via il sovrappasso, la tangenziale sarà interrata davanti al Not per risbucare in superficie al ponte di Ravina. È questa la rivoluzione della viabilità a servizio del nuovo ospedale che caratterizzerà l'area delle ex caserme Bresciani. A presentare il progetto, domani mattina alla giunta comunale, ci sarà il governatore Lorenzo Dellai. L'accordo tra Provincia e Comune relativo alla parte infrastrutturale dell'opera arriverà giovedì prossimo in conferenza dei servizi per il via libera.

Piazza Dante dunque accelera sull'«operazione Not». Il nuovo ospedale - aveva annunciato a maggio la giunta provinciale - sarà pronto per il 2016, e operativo dall'anno successivo. Accanto al progetto della struttura medica, occorre anche progettare viabilità, accessi e parcheggi a servizio dell'ospedale.

Di questi aspetti parlerà domani il presidente Dellai, che eccezionalmente sarà a palazzo Geremia per incontrare la giunta del capoluogo (insieme all'architetto Claudio Pisetta, del Servizio edilizia pubblica e logistica che guida il gruppo di lavoro sul bando di concorso per il Not). «La conferenza dei servizi si riunirà il 28 luglio per esaminare l'accordo tra Provincia e Comune», annuncia l'assessore provinciale alla salute Ugo Rossi. Sui terreni delle ex caserme Bresciani sorgerà una struttura da 650 posti letto, 256 ambulatori, 26 sale operatorie, 3 bunker per la radioterapia, la protonterapia, un centro didattico da 400 posti. Per accedervi servirà però una modifica non da poco dell'attuale viabilità della zona, con l'interramento di un tratto della tangenziale proprio in corrispondenza del futuro ospedale. La previsione è di eliminare l'attuale sovrappasso e di interrare la strada che riuscirà all'altezza del ponte di Ravina. «Abbiamo deciso di anticipare i lavori anche a seguito dell'ulteriore carico di traffico sopportato dalla tangenziale dopo la chiusura del casello autostradale di Trento Centro», aveva spiegato pochi giorni fa il vicepresidente della giunta provinciale Alberto Pacher.

È questo il fulcro dell'intervento sulla viabilità della zona. Altri due obiettivi saranno quelli di dotare l'ospedale di un adeguato numero di parcheggi, circa 2.600, e di garantire un servizio di trasporto pubblico realizzando una stazione della metropolitana. L'investimento sulla viabilità e la mobilità ammonterà complessivamente a 60 milioni di euro. Il via libera della giunta comunale al progetto dovrà arrivare entro giovedì, giorno in cui si riunirà la conferenza dei servizi.

Si tratta di un passaggio decisivo per l'avanzamento della progettazione, motivo che ha spinto il governatore ad incontrare personalmente l'esecutivo cittadino. Sul Not - un'operazione da 300 milioni di euro, di cui 50 per gli arredi - i tempi stringono. Entro novembre la Provincia vuole partire con la gara. Per la realizzazione del nuovo ospedale cittadino (che sostituirà il Santa Chiara) è stata scelta la formula del project financing: metà dei costi verrano sostenuti dai privati, i quali in cambio avranno la possibilità di gestire una serie di servizi per ripagarsi dell'investimento, come lavanderia, prcheggio, manutenzione tecnologica, vitto e servizio in camera.

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