Nidi, via libera ai pannolini lavabili

Il Comune li prevede nei nuovi contratti: «Ma con l'accordo dei genitori»


Chiara Bert


TRENTO. «Nei nuovi affidamenti degli asili nido abbiamo previsto che i gestori possano sperimentare i pannolini lavabili, purché ci sia un accordo con le famiglie», annuncia l'assessore all'istruzione Paolo Castelli. Quattro anni dopo il piano di promozione, il Comune fa il primo passo concreto. Doppio il vantaggio, economico e ambientale: minori costi e meno rifiuti prodotti.

La promozione dell'uso dei pannolini lavabili rientra tra le 12 buone pratiche individuate dal Comune per ridurre la produzione di rifiuti. Nell'aprile 2007 il Servizio ambiente affidò alla ditta «Piazza Grande Professional» un incarico per una campagna di informazione e promozione: il risultato fu che almeno 300 le famiglie provarono a utilizzarli al posto degli «usa e getta», con una riduzione stimata di rifiuti di circa 100 tonnellate all'anno per i successivi 3 anni. Un risparmio di cellulosa pari a 420 pioppi - spiegarono i consulenti - e di mille metri cubi d'acqua che sarebbero stati necessari per la produzione dei pannolini tradizionali.

I passi successivi sono stati lenti. A Trento nascono circa 1100 bambini all'anno che utilizzano 6 milioni di pannolini nei primi 2 anni e mezzo di vita: significa 1.800 tonnellate di rifiuti che finiscono in discarica. Finora i pannolini lavabili sono rimasti però un prodotto di nicchia, lontano dalla praticità garantita dagli «usa e getta». Il Comune ha dunque deciso di avviare nel corso del 2011 un progetto di sperimentazione in strutture pubbliche, che dovrà servire a valutare aspetti positivi e negativi.

Altri Comuni hanno già fatto passi significativi, sperimentandoli negli asili nido (Bolzano) e incentivando l'acquisto con bonus alle famiglie (Arco). Trento ora ci prova. «Nelle 12 nuove convenzioni di affidamento esterno degli asili nido - spiega l'assessore Castelli - abbiamo inserito nel capitolato la possibilità di sperimentarli, qualora ci sia l'accordo con i genitori. Si tratta di un passaggio delicato, che va fatto in sintonia con le famiglie e che ha bisogno di un certo tempo». Sul progetto è al lavoro l'ufficio «Gestione integrata dei rifiuti» del Servizio ambiente diretto da Silvio Fedrizzi, che sul tema della riduzione dei rifiuti agisce in sinergia con la Provincia. In autunno si partirà anche con una prima sperimentazione in una casa famiglia: i pannolini lavabili, meno comodi, offrono però un risparmio economico e un minore impatto ambientale.













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