il caso

Movida a Trento, «coprifuoco» a mezzanotte

Il Comune vara la linea della fermezza: pattuglie dei vigili urbani fino alle 3 e “tolleranza zero” contro gli eccessi


di Giuliano Lott


TRENTO. Pattuglie notturne fino alle 3 del mattino e “coprifuoco” fissato alla mezzanotte: le nuove misure decise dal Comune per arginare gli eccessi della “movida” trentina entrano in vigore da domani, e sui limiti posti dall’amministrazione il sindaco Alessandro Andreatta assicura la “tolleranza zero”. «Il questore ci ha garantito una presenza costante delle forze di polizia in centro dalle 19 alle 24, mentre il corpo della polizia municipale sarà presente fino alle 3 del mattino. Abbiamo preso questa decisione su richiesta del Comitato residenti e degli operatori commerciali».

Le esagerazioni, che a detta dei residenti, soprattutto nella zona tra piazza Portela e Santa Maria, lo scorso fine settimana sono trascese in situazioni fuori controllo, con rumorosi assembramenti fuori dai locali più frequentati, schiamazzi e urla fino a notte fonda, non verranno più tollerate oltre l’ora discrimine delle 24, dopo la quale le situazioni di potenziale disturbo (musica e rumori molesti) verranno sanzionate con severità.

Le “ronde notturne” della polizia municipale verranno attivate tre sere in settimana nel periodo estivo e due sere nel periodo invernale, calibrando cioè le forze a disposizione con le potenziali necessità di intervento. Va da sè, infatti, che il periodo a maggior rischio di disturbo per la quiete pubblica sia il periodo tra primavera e l’estate, quando con il favore delle temperature più miti il movimento degli studenti si riversa all’esterno, tra strade e plateatici.

Per scoraggiare abusi di ogni sorta, l’amministrazione comunale ha già intensificato negli scorsi mesi i controlli nelle fasce diurne (tra le 8 e le 19) e installato in centro numerose telecamere della rete di videocontrollo. Ma con tutta evidenza gli strumenti messi in campo non si sono rivelati sufficienti e così ora si passa alle maniere forti. O meglio, al “coprifuoco” che verrà fatto rispettare, promette Andreatta con la dovuta severità per garantire ai residenti il diritto al riposo e nel contempo senza limitare all’eccesso la libertà dei giovani, degli studenti e dei cittadini che desiderano uscire la sera. E, non ultimo, permettendo agli imprenditori che gestiscono locali aperti nella fascia serale di poter lavorare al meglio.

Resta da capire - lo stabilirà da sè il tempo - se la misura di compromesso individuata dal Comune sia equilibrata o se gli orari vadano ritoccati (al ribasso o al rialzo). Per ora gli esercenti non si sono opposti ai limiti, considerati «di buonsenso» dai più, e anzi molti operatori commerciali del centro - stando a quanto afferma il sindaco Andreatta - si sono spesi in prima fila per chiedere misure adeguate a contrastare non certo il diritto al divertimento ma gli eccessi che si accompagnano sovente all’incapacità - soprattutto per i più giovani e inesperti - di gestire livelli anche minimi di ebbrezza alcolica.













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