Mori, rogo distrugge auto e furgone

Le fiamme appiccate da ignoti vandali hanno bruciato l’isola ecologica in via Battisti e messo fuori uso un lampione


di Paolo Tagliente


MORI. Chissà quali brividi si possono provare nel vedere una campana dei rifiuti in fiamme. Bisognerebbe chiederlo agli ignoti vandali che l’altra notte hanno preso di mira l’isola ecologiche di via Battisti a Mori, appiccando le fiamme a campane e cassonetti. Fiamme che non si sono limitate a distruggere i contenitori, ma hanno anche gravemente danneggiato un furgone Volkswagen e una Citroën C4, parcheggiati proprio lì vicino. Gli idioti sono entrati in azione attorno alle 4 del mattino e nel giro di pochi istanti le fiamme stavano già divorando i contenitori. Plastica e carta hanno fornito il combustibile migliore: alte lingue di fuoco si sono alzate, sviluppando altissime temperature. L’allarme è stato lanciato da un automobilista di passaggio e, in pochi minuti, sul posto sono arrivati i vigili del fuoco volontari di Mori che hanno avuto il loro bel daffare per spegnere il rogo e impedire che i due automezzi venissero completamente distrutti. Alla fine, dei contenitori non restava altro che un mucchio di plastiche colate e fumanti. tra i due veicoli, la peggio è toccata al furgone che sulla fiancata destra ha riportato danni gravissimi e l’esplosione di tutti i finestrini. Questo ha causato gravi danni anche agli interni. Meglio, almeno ad una prima sommaria valutazione, è andata all’utilitaria che, dopo un passaggio dal carrozziere, dovrebbe ritrovare l’antico splendore. Sul posto, per raccogliere elementi utili alle indagini, anche i carabinieri della stazione di Brentonico. Ma le vetture non sono state le uniche vittime dell’incendio: praticamente distrutti anche un cartello stradale e il palo della luce che illuminava proprio l’isola ecologica. «Da qualche tempo – spiega il sindaco Roberto Caliari – sembra che i vandali si siano rifatti vivi qui a Mori. Scritte tracciate nel sottopasso vicino alla scuola media e in un altro a Mori Vecchio, oltre a episodi come quello dell’altra notte, hanno fatto alzare l’attenzione su questo problema. Azioni che, è bene ricordarlo, paga l’intera comunità. E così, da qualche tempo, l’amministrazione sta collaborando con gli uomini dell’Arma per garantire un miglior controllo del territorio e del fenomeno. Detto questo, mi preme sottolineare un aspetto non irrilevante: già pochissime ore dopo il rogo, in via Battisti tutto era tornato al suo posto. Gli operai del Comune sono intervenuti per sostituire il cartello danneggiato e, allo stesso tempo, i tecnici di Dolomiti Reti hanno tolto il lampione rovinato e al suo posto ne hanno messo un altro. Ripulita la sede stradale, infine, gli operatori della Comunità di valle hanno posizionato nuove campane e ripristinato l’isola ecologica».

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