Noriglio

Monte Ghello, divelta la croce degli Schützen

Il manufatto è stato tagliato alla base e gettato nel bosco. Denuncia contro ignoti



ROVERETO. É stato un atto sicuramente premeditato, e oggi la circoscrizione di Noriglio presenterà denuncia contro ignoti. Quegli "ignoti" che lo scorso fine settimana hanno divento la croce degli Standschützen del monte Ghello. Chiunque sia stato, è salito sulla collina di Noriglio dopo aver ben programmato l'atto vandalico. Perché la croce, così come è stata trovata domenica, era tagliata alla base e gettata nel bosco sottostante. Per tranciare la struttura in ferro è stata usata una mola a disco, altrimenti sarebbe stato impossibile staccarla dal basamento, e per farlo in mezzo al bosco ci vuole una certa programmazione.

La croce era una di quelle settanta che gli Schützen trentini posero lo scorso anno lungo l'antico confine austroungarico, a ricordo di chi combatté per l'Impero e contro l'Italia. Quella del Monte Ghello era (ed è, perché verrà riposizionata, c'è da scommetterci) l'unica di queste croci posizionate nel Comune di Rovereto, su iniziativa "bipartisan". La proposta, lanciata da Federico Masera (Schützen, autonomista) era stata condivisa da Carlo Fait (Pd, Noriglio) e alla cerimonia di inaugurazione dello scorso anno c'erano anche gli alpini e la circoscrizione.

Pochi mesi dopo divenne subito oggetto di scherno: un giorno vi trovarono appesi frutti e sporcizia, a mò di scherno. Il gesto dello scorso fine settimana è stato ben peggiore. Non è la prima volta che a Noriglio avviene un atto contro le istituzioni e la memoria storica: alcuni mesi fa vennero rubate le bandiere al monumento ai Caduti, gesto ripetutosi poi anche a Rovereto. «Ci si augura che si tratti solo di balordi, che non capiscono davvero il significato di questi gesti - commenta Carlo Fait - questi simboli rappresentano il superamento delle divisioni di un tempo». Oggi Stefano Spagnolli, presidente della circoscrizione, depositerà una denuncia: i colpevoli, se saranno trovati, incorreranno nel penale. (m.s.)













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