Molina, le notti dei giovani vandali

Imbrattano panchine e segnali, poi rompono lampioni pubblici e privati


Luciano Chinetti


MOLINA. Quando comincia l'estate anche i piccoli centri si animano specialmente la sera. Solo che a volte il comportamento dei giovani trascende e crea danno e disagio alle persone e agli abitanti che cercano di utilizzare le ore notturne per riposare. È quanto sta succedendo in questi giorni in via Giardini a Molina. A lanciare il grido d'allarme è Franco Brugnara, uno dei residenti della zona, stanco di sopportare quanto sta accadendo.

«I genitori dei ragazzi e ragazze di Molina che ogni sera dalle 20 a mezzanotte ed anche oltre si ritrovano nei pressi della passerella sanno cosa combinano i loro figli? - spiega, appunto, al nostro giornale Franco Brugnara -. Alcuni di questi genitori lo sanno e fanno finta di niente, altri non lo sanno».

«Questo gruppo di pseudo bravi ragazzi - sottolinea Brugnara, visibilmente seccato - dopo aver regolarmente svuotato il contenitore dei sacchetti di plastica per i bisogni dei cani ed averli sparsi dappertutto, dopo aver preso a calci i pali dell'illuminazione pubblica, dopo aver imbrattato panchine e segnali, dopo aver lasciato sul posto carte, pacchetti vuoti di sigarette, bottiglie e quant'altro, se la prendono anche con le cose private con campanelli di casa che suonano a tutte le ore, rottura di lampioni di illuminazione privata, lancio di lattine ed altro sui balconi di casa, rottura di cartelli di proprietà privata ed altri atti di dubbia liceità se ne vanno finalmente a casa con rombo finale di moto e motorini. Di questi fatti sia i carabinieri che i vigili urbani ne sono ovviamente a conoscenza».

«Sì è vero - assicurano i carabinieri di Molina -, siamo a conoscenza, ma solo in forma indiretta. È un problema che ripete ogni anno. Noi comunque vigileremo ed andremo a fare i nostro controlli, anche se in assenza di una denuncia scritta possiamo fare ben poco».

«Sicuramente se le cose vanno avanti in questo modo i genitori che sanno al pari di quelli che non sanno verranno messi a conoscenza della situazione da una denuncia del sottoscritto ai carabinieri - aggiunge Brugnara -. La denuncia riguarderà il disturbo della quiete pubblica, molestie e danni materiali ed esistenziali con conseguente richiesta di risarcimento.













Scuola & Ricerca

In primo piano