Moena, blitz dei «secessionisti»

Cancellata la scritta "val di Fassa" dalle rotatorie di accesso al paese


Gilberto Bonani


MOENA. Il cartello ora appare immacolato. Il logo della Valle di Fassa stampato in rosso è stato coperto, nottetempo, da una mano di vernice bianca. Solo la scritta "Dolomites" è rimasta nella parte inferiore del riquadro incastonato nella corona della Fata Moena. Il luogo è emblematico: siamo al centro della grande rotonda all'ingresso sud del paese, quello che annuncia l'avvicinarsi a Moena, paese della Valle di Fassa. Un modo poco elegante per dire «dolomitici sì, ma non fassani».

Un gesto isolato (ripetuto però al bivio per il passo San Pellegrino) oppure la continuazione della polemica sui confini della Valle di Fassa? «Sono azioni nemmeno da commentare - spiega il sindaco Riccardo Franceschetti - visto che non hanno alcun valore. Potrebbe essere lo scherzo di un buontempone, ma non è ancora il primo di aprile. Potrebbe essere lo specchio di un clima di divisione non opportuno per la Valle di Fassa, specialmente in momenti di difficoltà. Spero serva come riflessione per chi predica l'allontanamento di Moena dalla Valle di Fassa».

«L'atto, anche se circoscritto alla segnaletica di una rotonda, è il segnale anacronistico di intolleranza» commenta la procuradora Cristina Donei. «E' un fatto grave in un momento di crisi che colpisce anche la Valle di Fassa in settori da sempre fiorenti come l'alberghiero, l'artigianato, il commercio. E' proprio nei frangenti più difficili che bisogna serrare i ranghi e puntare sull'unità. Insieme potremo fare molte cose, divisi non andremo da nessuna parte».

Da tempo Emilio Talmon, fondatore di Autonomia ladina Dolomites è acceso sostenitore dell'estraneità di Moena alla Valle di Fassa. Con solerte impegno si batte con forza per rivedere i confini della ladinità. Oltre a documenti in cui argomenta la sua posizione ha indetto una raccolta di firme in valle di Fassa a sostegno della sua tesi. Infine ha presentato un esposto in tribunale sulle mappe e gli atti che includono Moena in val di Fassa. Talmon sostiene una provincia ladina con le valli di Fassa, Gardena, Badia e i territori ladini di Pieve di Livinallongo, Colle Santa Lucia e Cortina. Ma non Moena.













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