Mellarini scarica Panetta e sceglie Dellai

Il segretario ricuce con l’ex governatore: sì al Cantiere, via l’Upt cittadina dal tavolo delle trattative con Andreatta


di Chiara Bert


TRENTO. Nella guerra interna al partito scoppiata prima del congresso e proseguita fino a oggi in modo più o meno latente, Tiziano Mellarini alla fine sceglie di ricucire con Lorenzo Dellai. E dunque di «scaricare» quell’ala dell’Upt (da Panetta a Conzatti) che lo ha sostenuto al congresso e ora premeva per rompere con il padre fondatore e il suo Centro civico democratico, per trainare il partito verso un’area più popolare e centrista che guarda ad un’alleanza con le liste civiche. Il segretario offre pieno riconoscimento al Cantiere civico a Trento e annuncia che sarà lui in prima persona, insieme al capogruppo comunale Massimo Ducati, a interloquire con il sindaco Andreatta sulla crisi in Comune, scalzando i rappresentanti cittadini Upt che vogliono il rimpasto di giunta.

Ieri ad ora di pranzo, nella sede di via Lunelli, l’incontro è durato un paio d’ore. Al tavolo, oltre al segretario e all’ex governatore, c’erano il senatore Vittorio Fravezzi e il gruppo provinciale, il capogruppo Giampiero Passamani e i consiglieri Mario Tonina e Pietro Degodenz. Alla fine c’è tempo anche per un bianco tra Dellai, Mellarini e Passamani, segno tangibile che il congresso dei lunghi coltelli questa volta forse è davvero alle spalle e il clima ha virato al bello. «Serve un chiarimento definitivo», aveva detto il segretario alla vigilia del faccia a faccia. Al termine del quale spiega: «Abbiamo cominciato ad affrontare tante questioni con spirito positivo, non certo per interrompere un rapporto consolidato che ha avuto sì dei problemi in fase congressuale ma che vogliamo ricucire». Parole che suonano come una risposta alle dichiarazioni, o mezze indiscrezioni, arrivate nei giorni scorsi da esponenti come il consigliere comunale Salvatore Panetta e l’ex segretaria Donatella Conzatti. «L’Upt è stabilmente nel centrosinistra autonomista», scandisce Mellarini. Quanto al dialogo con il mondo civico, dei sindaci in primis, «noi parliamo con le persone, alcune delle quali hanno una storia vicina alla nostra, non con le civiche». E sul cambio di nome all’Upt, ipotizzato nei giorni scorsi, chiude: «Non è tema di attualità».

Dellai all’uscita non parla. Lascia al suo braccio destro Fravezzi, che ieri durante l’incontro - raccontano i presenti - ha saputo smussare le note asprezze dell’ex governatore. «Mettiamo da parte le beghe congressuali, la gente non ci capirebbe», spiega il senatore. «Abbiamo convenuto che a Trento il Centro civico è stato condiviso e legittimato dagli elettori e che sarà Mellarini a fare regia nel confronto politico con il sindaco per dare stabilità alla città». «Occorre rilanciare la coalizione, governare il quotidiano non basta, bisogna dare risposte alle aspettative di cambiamento». E sulle civiche ripete le parole di Mellarini: «Si parla all’elettorato, no ad accordi con soggetti funzionali a progetti alternativi al centrosinistra autonomista». Fine del primo incontro. Ne seguiranno altri. Per ricucire gli strappi serve tempo.













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