Mayer, studentato ad alta tecnologia

L’Opera universitaria presenta il progetto: energia solare abbinata al metano e impianti domotici. Pronto per il 2016


di Valentina Zeni


TRENTO. Dopo una fase di stallo durata due anni, cominciano i lavori di costruzione della Residenza universitaria Mayer di corso Michelangelo Buonarrotti. Il progetto si era infatti arenato a causa di una lunga vicenda giudiziaria legata all'assegnazione dell'appalto, ma ad oggi tutto è pronto per cominciare e il 10 agosto si è svolta la consegna ufficiale del cantiere alle ditte vincitrici, un'associazione temporanea di imprese composta da Ati Collini Lavori Spa, Ediltone Spa, Martinelli & Benoni Srl, Gostner Srl e Legno più case Spa. Il budget stanziato per l'intera realizzazione ammonta a sedici milioni di euro, di cui otto saranno destinati alla costruzione del nuovo edificio.

Cinque piani, per i quali è stata richiesta una deroga al Piano regolatore generale, e per la cui realizzazione verranno impiegati materiali ad alta sostenibilità ambientale. Tra gli aspetti più innovativi del progetto, infatti, l'utilizzo di una pompa di calore geotermica e solare. L'impianto solare termico, verrà realizzato per mezzo di pannelli che copriranno complessivamente ottanta metri quadri e che andranno ad integrare due gruppi termici alimentati a gas metano.

All'interno saranno collocati ben centotrenta posti letto, divisi in ottantadue stanze singole, di cui sei saranno fruibili anche da diversamente abili, ventiquattro doppie e altrettanti mini alloggi.

L'edificio sarà inoltre dotato di impianti domotici che permetteranno di abbattere ulteriormente i costi di gestione: il risparmio energetico stimato ammonta infatti al sessantacinque percento. Un numero sicuramente non indifferente, dato che si punta al raggiungimento del livello di certificazione Platinum, l'eccellenza assoluta in termini di sostenibilità ambientale prevista dal protocollo Leed.

Ad undici anni dalla chiusura, avvenuta nel 2003, a causa di gravi carenze in materia di sicurezza e normative, si può dunque avere una data certa per l'inaugurazione della nuova residenza: la consegna è stata fissata per il 21 giugno 2016. Proprio sulla necessità di tempi certi ha insistito Alberto Molinari, neopresidente dell'Opera universitaria, che ha anche sottolineato come l'edificio amplierà ulteriormente l'offerta: i posti letto di quella che ha definito "foresteria" saranno infatti destinati a soggiorni di breve durata di visiting professor e ricercatori, ma non agli studenti.

Grande entusiasmo da parte del presidente della circoscrizione, Melchiore Redolfi, da sempre tra i sostenitori del progetto, che ha sottolineato come questo intervento rappresenti un primo passo per far sì che via Lampi ed il relativo sottopassaggio smettano di essere un problema e diventino una risorsa.

Anche la presidente dell'Istituto Trentino per l'Edilizia Abitativa, Aida Ruffini, che si occuperà del coordinamento generale dei lavori, ha espresso soddisfazione per la possibilità di prendere parte ad un progetto stimolante, che porterà alla riqualifica di una parte della città che negli ultimi anni era stata abbandonata.

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