Marciapiedi «milionari» il Comune non si ferma

Tione, dure critiche delle opposizioni, ma Il sindaco non torna indietro: «Li faremo con i soldi di Roma dei “Seimila campanili” o con altri finanziamenti»


di Ettore Zini


TIONE. Un milione di euro per lastricare a porfido, due vie e mezzo. Cifra stratosferica. Ad opinione delle opposizioni di Tione. Specialmente in tempi di spending review, e in un contesto nazionale «dove non ci sono i soldi per i cassaintegrati e il reddito di cittadinanza». Normale atto amministrativo per un Comune che vuole migliorare l’arredo urbano del paese, invece il parere del sindaco. Che difende l’operato della giunta, che - lo ha detto anche l’assessore Failoni - ha finora dimostrato di sapere dove andare a prendere i soldi.

Come sempre, maggioranza e minoranza del capoluogo giudicariese hanno visioni opposte. Ma, a vincere sono sempre i numeri. E i numeri, anche questa volta, hanno detto che quell’intervento si farà. «Si farà - ha spiegato il sindaco Gottardi - o con i fondi provenienti da Roma dal bando pubblico “Seimila campanili”, o, in alternativa con finanziamenti che si andranno a recuperare altrove». Ciò, qualora il concorso nazionale che riguarda tutti i Comuni d’Italia, riservato a non più di due Comuni per Regione, non favorirà Tione. L’amministrazione però ci conta. Prova ne è che ha già pronti i progetti da presentare entro il 6 dicembre.

Le vie interessate sono via Perli, via Presanella e metà via Roma, dalla traversa di via Damiano Chiesa, fino all’incrocio della strada che collega la chiesa alla piazza del comune. Complessivamente, circa 700 metri lastriti a porfido, con inserti di marmo bianco. Gli elaborati, comprensivi di rendering, approntati dall’architetta Cristina Marzoli di Pinzolo, sono costati finora 29.500 euro. Poco meno dei 33 mila euro necessari per le panchine di via Perli e via Roma. «Un’inezia», commenta sarcasticamente la minoranza, in tempi dove tutta Italia è impegnata la tirar cinghia. I manufatti, integrati con l’arredo, quindi non asportabili, sono in legno-granito. E pur essendo motivo di arredo originale, per il consigliere Maraner, rappresentano anche motivo d'intralcio per i mezzi spazzaneve, durante la stagione invernale. In più, e questa è la principale ragione dei no dell’opposizione, un intervento sovradimensionato alle esigenze del paese, per vie, tutto sommato, secondarie e poco frequentate. Il preventivo di spesa prevede un impegno di poco più di 950 mila euro, di cui 670 mila di lavori. Nel progetto, anche l’arredo urbano antistante al cinema comunale, dove è previsto l’abbattimento del muretto che separa il marciapiede dalla piazzetta e la riduzione del verde, a favore di due corsie in porfido.

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