Le lezioni? Le fanno i robot

Nuova forma di didattica al Tambosi. Studenti entusiasti


Jacopo Tomasi


TRENTO. Robot in cattedra al Tambosi. No, non si preoccupino i professori: non saranno sostituiti da macchine "intelligenti". I robot, però, saranno sfruttati per fare lezioni agli studenti non solo di robotica, ma anche per insegnare altre materie come informatica, matematica, letteratura italiana.

La novità, grazie all'impegno di alcuni professori tra i quali Silvio Giaffredo e Leonarda Raffoni, in collaborazione con l'assistente Tommaso Scarano, è stata avviata già quest'anno con alcune sperimentazioni, ma l'intenzione è che nei prossimi anni quest'esperienza si consolidi sempre di più, con i robot che "affiancheranno" i docenti per far apprendere meglio le materie. "In questo modo - spiega il docente di informatica Silvio Giaffredo - i ragazzi sono più invogliati a seguire la lezione e, oltre ad apprendere nozioni della materia che viene trattata, imparano anche di robotica".

E proprio la robotica è un fiore all'occhiello dell'Istituto Tambosi che nell'aprile del 2012 ospiterà la RoboCup Italia alla quale parteciperanno scuole da tutta Italia e si sfideranno facendo "ballare" le "macchine" da loro progettate.  L'istituto guarda al futuro e proprio in quest'ottica va inteso il gemellaggio con il college Halesowen di Birmingham, dove sette docenti sono stati ospitati dal 2 al 7 ottobre scorso. Un vero e proprio scambio di esperienze didattiche, che in futuro potrà portare anche ad uno scambio di docenti e studenti con l'Inghilterra.

"L'esperienza - spiega Liliana Dell'Antonia,docente di inglese e responsabile dei progetti Clil avviati dall'istituto - è stata molto positiva anche perché abbiamo potuto confrontarci con un sistema diverso dal nostro". La "didattica attiva" - come hanno sottolineato altri docenti che hanno partecipato al viaggio, ovvero Cristina Tomasi, Rossana Romito e Natale Scopelliti - è una realtà consolidata nel Regno Unito, con gli studenti molto più protagonisti durante le lezioni.

Il Tambosi vorrebbe portare questo modello a Trento e l'utilizzo dei robot va in questa direzione. Un altro aspetto sul quale si vuole puntare molto è l'insegnamento della lingua veicolare. Le prime attività risalgono al 2004, oggi in una decina di classi è una realtà consolidata. Vengono insegnate in lingua straniera (soprattutto inglese, ma anche tedesco) diverse materie tra le quali informatica, economia aziendale, scienze, geografia. "L'obiettivo - conclude la dirigente, Francesca Carampin- è che nel giro di qualche anno in tutte le classi si facciano esperienze di questo tipo e proprio in quest'ottica abbiamo stretto il gemellaggio con l'istituto di Birmingham".













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