La processionaria invade la collina di Trento

Un lettore lo segnala a «Dillo al Trentino»: i consigli dell'esperta


Margherita Ornati


TRENTO. La collina est di Trento è infestata dalla processionaria. Quest'anno la primavera è stata più calda favorendo l'arrivo anticipato di questo parassita. Partecipando all'iniziativa "Dillo al Trentino" lanciata sul nostro sito del nostro giornale, un lettore residente nella zona lamenta il mancato intervento del Comune: «I cittadini più anziani ricordano che anni fa le istituzioni provvedevano a disinfestare, ora non ci sono i soldi, è certo, prima bisogna pagare i miseri stipendi dei nostri eccellenti politici».

Cristina Salvadori, esperta di malattie delle piante forestali e ornamentali dell'Istituto agrario di San Michele, precisa che i cittadini che trovano la processionaria nel proprio giardino sono obbligati per legge a intervenire autonomamente pagandosi le spese. Quanto ai consigli su come agire, invita a non uccidere questo parassita nel momento della processione, ma piuttosto a ripulire il giardino con dell'acqua dopo il suo passaggio. Se sono larve ancora piccole meglio eseguire un trattamento con agenti biologici oppure ricorrere all'endoterapia: l'iniezione del principio attivo nel tronco.

La processionaria deve il suo nome all'abitudine di muoversi sul terreno in fila, come in una processione. I nidi arrivati allo stadio più maturo scendono nel terreno per fare la crisalide. Questo è il momento in cui ci si accorge della loro presenza. La formazione dei nidi è un fenomeno che c'è sempre, varia a seconda degli anni. Il bruco è dannoso sia per il pino nero e altre specie arboree sia per gli esseri umani e gli animali, poiché i peli urticanti si separano dalla larva attaccandosi facilmente ai tessuti. Il servizio forestale di Trento e Sopramonte ha eseguito un intervento di abbattimento di alcuni esemplari di pino nero e continua il progetto sperimentale «metodo Corradi», avviato già da un anno nel parco delle Gorghe di Meano, che consiste in iniezioni del principio attivo impedendo la deposizione dei nidi e ha un effetto che dura dai due ai tre anni con buoni risultati.













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