La Cantinota è «libera»: oggi si riapre

La procura dissequestra il locale dopo i lavori di insonorizzazione. Ioniez: «Ricominciamo da dove abbiamo smesso»



TRENTO. «Ripartiamo da dove avevamo smesso: ripartiamo dal 27 novembre». Ieri ha tirato un sospiro di sollievo Filippo Ioniez che assieme al padre Mauro gestisce la «Cantinota». Il decreto di dissequestro del locale ha fatto vedere finalmente la luce alla famiglia che da mesi «lotta» contro i sigilli. Ma ora c’è scritto nero su bianco: gli interventi fatti hanno reso insonorizzato il locale che quindi può riaprire nella sua totalità. Discoteca compresa. E si riparte oggi ma con nessun evento speciale. «Non vogliamo festeggiare in maniera chiassosa, ma riprenderemo la nostra attività - spiega Filippo Ioniez - da dove l’avevamo interrotta». Un dissequestro senza limiti con solo un auspicio, ossia che vengano tenuti sotto controlli gli schiamazzi all’esterno del locale. «Su questo punto ci siamo sempre impegnati - spiega Ioniez - con personale apposito perché non vogliamo essere elemento di disturbo. Che dire, ora lo faremo ancora di più». Ma questo è il momento di godersi il decreto della procura «Non voglio parlare dei soldi che abbiamo perso - spiega Ioniez - perché quelli ormai sono andati. La cosa importante è che ora si possa ricominciare a lavorare bene. A provocare il rumore era il locale tecnico con gli impianti di raffreddamento e di riscaldamento. Ora sono stati sistemati ma gli interventi - che sono stati coordinati dall’ingegner Nicola Bonmassar che voglio ringraziare di cuore - hanno riguardato anche la musica. Quello che era necessario fare, quindi è stato fatto e possiamo riprendere a fare il nostro lavoro. Voglio ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine, dai residenti di via San Marco, ai colleghi, dai clienti ai fornitori, tutte persone che ci hanno sostenuto in questa battaglia». L’auspicio per il futuro? «Poter tornare - spiega Filippo Ioniez - ad avere un buon rapporto con le signore che abitano nello stabile della Cantinota. Rapporto che era stato all’insegna della cordialità fino a quando non abbiamo comperato le mura del locale: da quel momento è cambiato tutto ed è partita la denuncia. Ecco vorrei che si tornasse a prima e che tutti recuperassimo la serenità».

La vicenda ha avuto inizio proprio con la denuncia dei condomini che ha portato alla decisione del tribunale del riesame (4 mesi fa) di apporre i sigilli al locale per il troppo rumore. Poi c’era stata la richiesta di revoca dello ordinanza (presentata dall’avvocato Matteo Benvegnù, il legale del locale) e c’era stato il parziale dissequestro poi bloccato da una decisione del tribunale del riesame. A fine gennaio erano poi stati tolti i sigilli con l’obbligo, per i gestori, di eseguire i lavori necessari per abbassare i rumori prodotti dallo storico locale. Una riapertura parziale visto che erano vietati musica e balli. Quindi all’inizio di aprile il deposito della consulenza sul rumore prodotto dal locale dopo i lavori di insonorizzazione. Secondo il consulente i rumori erano tutti sotto la soglia prevista dalle norme. Erano stati simulati tutti i tipi di rumori. Per quanto riguarda la discoteca, è stata accesala musica a tutto volume. Con gli impianti di aspirazione accesi. I rumori avvertiti negli appartamenti sopra il locale, però sono rimasti sotto la soglia. L'ingegnere ha rilevato qualche problema per il vociare davanti al portone del locale e nella chiusura del cancello di ferro da cui si accede alla Cantinota. Rumori tutto sommato circoscritti e, comunque, controllabili. E così ieri si è arrivati al dissequestro totale. Che riapre oggi. (m.d.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano