La burocrazia stoppa il tuffo con la bici

Riva, Di Stasio: «Servivano 7.000 euro per la rampa a norma...». Resta il bagno dell’1 gennaio



RIVA. Avrebbe voluto celebrare in grande l’edizione numero quindici del “suo” tuffo di Capodanno rivano, inventandosene una “delle sue”, ossia imbastendo un aperitivo – in attesa del nuovo anno – a base di salti nel Benaco con le bici; purtroppo, invece, per motivi economici Fabrizio Di Stasio deve rinunciare, ma solo momentaneamente: «Per festeggiare come si deve la ricorrenza – spiega il popolare altogardesano – avrei voluto organizzare una bella gara di tuffi nel lago in bicicletta per la sera del 31 dicembre. Ma per approntare una rampa “a norma” mi è stato presentato un preventivo di quasi settemila euro: una cifra decisamente proibitiva, considerando che non siamo nemmeno riusciti a trovare degli sponsor che ci consentissero di finanziare anche solo l’acquisto di un gadget da dare come ricordo ai partecipanti».

Viste la spesa salata prospettatagli, “Bicio” ha quindi messo una croce sull’idea, ma l’ha scritta con l’inchiostro simpatico: «Per quest’anno, visti i costi, si sarebbe trattato – spiega – di una “mission impossibile”. Ma siccome è una proposta che può piacere molto, la faccenda certo non finisce qui». Di solito Di Stasio e i suoi non sono tipi che si arrendono, ma di certo però nel frattempo, per dare seguito all’ultima scenografica trovata, dovranno adoperarsi per mobilitare qualche “benefattore”.

Nessuna incertezza, invece, a proposito del tradizionale bagno del primo gennaio, in programma anche stavolta nelle acque del porto di Piazza Catena allo scoccare di mezzogiorno: come sempre per essere del gruppo non occorre fare nulla di particolare, se non presentarsi verso le 11 della mattina di Capodanno in piazza Tre Novembre, dire “ci sono” e, al momento giusto, mettersi in tenuta da bagno e tuffarsi. I numeri si preannunciano come degni di nota: se non ci saranno defezioni, sei persone (i “senatori”) si tufferanno per la quindicesima volta, mentre altri sei saranno i “gran tuffatori”, ossia coloro che hanno superato le dieci edizioni. Per quel che riguarda la partecipazione complessiva, la soglia da superare è posta a quota 69, quella del record del 2012.

Per l’appuntamento 2013 ci sarà una piccola novità; l’appendice conviviale-enogastronomica dell’evento si terrà al ristorante Bellavista con un menù di specialità fatte in casa al prezzo di 15 euro a persona: «Un modo per tuffarci subito nel piatto dopo il tuffo vero e proprio – spiega “Bicio” – e dopo una passeggiata di un centinaio di metri, senza nemmeno il disturbo di dover spostare la macchina. Invito chi volesse essere dei nostri a mettersi in contatto con me per prenotarsi al 334/2439406 o a biciod@tin.it, specificando se si vuole partecipare solo al tuffo, solo al pranzo oppure a entrambi. O magari, non si sa mai, fare da sponsor». (m.cass.)













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