“La Bomboniera” chiude dopo 25 anni di attività 

Il negozio di Elena Baldo abbasserà la serranda alla fine dell’anno L’ultimo specializzato in confetti e articoli personalizzati per tutte le ricorrenze


di Daniele Peretti


TRENTO . Chiuderà a fine anno “La Bomboniera” di Vicolo all’Adige 9, l’ultimo negozio di Trento specializzato in articoli per matrimoni, battesimi, lauree ed ogni ricorrenza nella quale confetti e bomboniere possano essere protagonisti.

Elena Baldo abbasserà definitivamente la saracinesca il 31 dicembre dopo 25 anni di attività. «Da piccola passavo davanti a questa vetrina, quando andavo a scuola e mi fermavo a osservare gli oggetti esposti ed ero affascinata anche dal profumo che si diffondeva dal negozio. Quando ho finito la scuola d’arte cercavo un lavoro nel quale potessi dare sfogo alla mia manualità e quando ho avuto l’occasione, ho rilevato il negozio».

Da “La Bomboniera” tantissimi trentini hanno trovato l’idea base o portato un loro disegno, poi era Elena Baldo a realizzare l’oggetto finito.

«Spesso per i matrimoni si iniziava sei mesi prima, - racconta la titolare - e vedendosi periodicamente non dico che si diventava amiche, ma di certo si entrava in confidenza».

Cosa l’ha colpita di più di questi anni?

«I molti casi nei quali dopo aver fatto le bomboniere per la cresima, comunione e matrimonio, poi tornavano con i figli per ricominciare da capo anche loro con le ricorrenze».

Come sono cambiate le abitudini in questi anni ?

«Prima di tutto, i colori non sono più vivaci come in passato, oggi va molto il bianco e il metallo. Poi il confetto. Una volta c’era solo la mandorla ricoperta adesso oltre alla cioccolata c’è la ricotta e pera o quelli ripieni anche di liquore per una gamma di gusti molto ampia».

È cambiato anche il formato?

«Certo, direi quasi che il classico confetto è finito per essere il meno richiesto, sostituito dall’ovettone e dal cuore».

Una novità?

«Da qualche anno va la confettata: sacchetto e confetti con gli invitati che ne possono prendere a piacere».

Il suo settore ha risentito delle vendite in Internet ?

«Personalmente molto poco. Anzi spesso mi sono ritrovata a dover mettere una pezza alla delusione dell’acquisto fatto in Internet. Magari l’idea veniva presa in qualche sito, poi venivano da me confrontavano i prezzi ed alla fine era quasi sempre preferito il vedere lo sviluppo del lavoro».

I matrimoni però sono sempre più in calo.

«Sì, però Trento è ormai una città universitaria e quello delle lauree è il nuovo mercato. Non smetto certo per mancanza di lavoro».

Cosa prova in questi giorni?

«Beh, è molto più facile aprire che chiudere».

Un saluto ai suoi clienti?

«Non c'è più bella parola che dire grazie per finire questa mia avventura! Grazie per tutto, grazie per ogni cosa, grazie d'aver condiviso assieme a me questi meravigliosi 25 anni di attività».













Scuola & Ricerca

In primo piano