ROVERETO

La barca dei sogni "nasce" a Rovereto

Lorenzo Argento è il progettista della “barca dell’anno” secondo la rivista “Vela e Motore”: costa oltre quattro milioni di euro


di Daniele Erler


ROVERETO. Definirla una barca a vela “da sogno” non è un'esagerazione. Se non altro perché nei giorni scorsi ha vinto un prestigioso premio, quello ideato dalla rivista “Vela e Motore” che l'ha definita “barca dell'anno” nella sua categoria. Uno dei padri della Brenta 80 Dc, gioiello a vela dal costo di oltre 4 milioni di euro, è di origine roveretana. Lorenzo Argento ha disegnato il progetto seguendo le richieste del costruttore – e appassionato uomo di mare – Michael Smith.

Gli interni sono invece di sir David Chipperfield, architetto britannico di fama mondiale. Il risultato è un mezzo che unisce la tradizione alla modernità, al centro dell'attenzione degli appassionati e della stampa di tutto il mondo. Tanto che di recente ne ha scritto pure il New York Times, oltre che i più importanti quotidiani nazionali. Argento, dopo vent'anni a Rovereto dove è conosciuto anche come “Mimino”, ha studiato in Inghilterra prima di stabilizzarsi a Milano, dove lavora. Eppure con la città della Quercia ha mantenuto un forte legame: «Torno spesso, a Rovereto ho una casa e lì vive mio padre», spiega. Anche per una consapevolezza.

Tutto il percorso della sua vita è legato alle origini, alla vicinanza con il lago di Garda. «La mia passione per le barche è nata a Rovereto – commenta Argento –. Certo non avrei pensato che sarebbe diventato il mio lavoro, ma ora posso dire che tutto il percorso della mia carriera è partito dal Trentino». Dal vento del Garda, insomma. Dai primi corsi con il “Circolo vela Torbole”.

Dai pochi minuti in pullman che separano Rovereto dalle acque del lago. «Il lago di Garda è un luogo riconosciuto in tutto il mondo da chi ama le barche – aggiunge Argento – magari persino più apprezzato all'estero che in Italia. Grazie anche all'ospitalità del Trentino è il luogo ideale per chi ama questo sport. E a chi poi coltiva un sogno diverso, come quello che ho avuto io, di dar vita a ciò che disegnavo». «Oggi ci si avvicina al mio lavoro anche per moda – commenta Argento –. Lo vedo anche nei ragazzi che vogliono lavorare per me: spesso hanno curriculum meravigliosi, tanto studio alle spalle, e poi si scopre che non hanno mai navigato. Io credo che per riuscire in ogni lavoro ci voglia innanzitutto la passione, soprattutto in un ambito ristretto come l'architettura navale. Non fossi nato vicino al lago, non avrei seguito questo percorso. C'è sicuramente un legame fra il territorio e quella che è stata la mia carriera».

Sino all'ultimo importante scalino, quello che ha portato Lorenzo Argento ad essere una delle anime della Brenta 80 Dc, la “barca a vela dell'anno”. Uno scafo costruito in carbonio, che mescola la velocità ad un disegno rassicurante. «Al di sotto delle apparenze – aggiunge Argento – si nasconde la tecnologia costruttiva di una barca leggera e performante».













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