televisione

L’elisoccorso trentino in prima serata

La seconda stagione di Mountain Heroes dedicata a uomini e donne del nucleo di Mattarello: «Ma non chiamateci eroi».


di Andrea Selva


TRENTO. Loro avrebbero preferito il basso profilo, ma diventeranno comunque noti al pubblico come gli eroi della montagna: sono gli uomini e le donne dell’elisoccorso trentino, protagonisti della seconda serie di Mountain Heroes dopo la prima edizione ambientata in Alto Adige. Il lancio è previsto il 18 ottobre in prima serata (ore 21 e 10) su Dmax, canale 52, con l’obiettivo di raccontare come funziona la macchina dell’emergenza, che gestisce oltre 3 mila interventi di soccorso all’anno.

La trasmissione è stata presentata ieri all’aeroporto di Mattarello con Cristiano Girola, “channel manager” dell’emittente televisiva, che li ha chiamati “everyday heroes”, gli eroi di ogni giorno, piloti di elicottero, medici, tecnici, infermieri, operatori del soccorso alpino che mettono in gioco la propria vita per salvare quella degli altri: «Abbiamo creduto in questo progetto - ha detto Girola - perché racconta storie emozionanti ma soprattutto reali».

"Sull'elicottero e nell'hangar c'erano telecamere dappertutto" La serie è stata realizzata documentando situazioni di emergenza reali

C’era Giovanni Pedrotti, il neo-primario di rianimazione a Rovereto che ha lavorato per anni a bordo dell’elisoccorso e comparirà in prima persona in un paio di puntate: «Questa è un’ottima occasione per raccontare a un pubblico vasto il nostro modo di lavorare, che pochi conoscono».

Il regista Michele Melani, altoatesino di 35 anni, ha volato per decine di ore a bordo dell’elicottero giallo fra settembre e ottobre del 2015. E poi ha seguito la lunga (e complicata) fase del montaggio degli interventi di soccorso assieme allo scrittore Luca D’Andrea, altoatesino pure lui, autore quest’anno del thriller “La sostanza del male” che dopo aver scalato le classifiche italiane di vendita si prepara alla prova dei mercati editoriali internazionali. Un romanzo in cui sono evidenti (e abbondanti) i riferimenti all’attività del soccorso alpino.

Melani ha raccontato ieri la grande emozione nel lavorare a fianco di persone che considerano “normale” farsi calare per 80 metri da un elicottero, appesi a un cavo d’acciaio. E Adriano Alimonta, presidente del soccorso alpino del Trentino, ha spiegato che tutto è più semplice quando all’interno di un equipaggio ognuno lavora con fiducia negli uomini e nelle donne che gli stanno accanto.

Non resta che guardarli in televisione i protagonisti di quest’avventura quotidiana che è l’elisoccorso del Trentino, per scoprire (oltre al lavoro che svolgono) anche come sono belle le montagne della nostra provincia viste dall’elicottero.

Mountain Heroes racconterà anche i nuovi rischi della montagna, quelli legati ad attività estreme sempre più diffuse come il base jumping (con un intervento di soccorso documentato nella prima puntata) oppure il downhill. Ma le telecamere - come raccontano Melani e D’Andrea - si sono spente quando era in gioco il rispetto delle persone. Oppure - come è successo durante le riprese - di fronte alla morte.

[[(Video) Mountain Heroes, ecco l'anteprima della serie trentina]]

Ma non ci saranno solo soccorsi nelle sei puntate di Mountain Heroes, il ritmo della serie televisiva infatti è spezzato (come già accadeva nella stagione girata in Alto Adige) dal racconto dell’attività “civile” dell’elicottero del nucleo provinciale dei vigili del fuoco, al servizio dei rifugi alpini, degli allevatori ma anche dell’attività di protezione civile che serve a garantire la sicurezza in montagna. Un progetto sostenuto dalla Film Commission del Trentino che - come ha sottolineato ieri Giampaolo Pedrotti - ha sostenuto così anche uno dei simboli della trentinità.

La scheda

Sei puntate di un’ora ciascuna in onda su Dmax dal 18 ottobre alle 21 e 10 e quindi, dal 25 ottobre, ogni martedì, alle ore 22. La stagione trentina di Mountain Heroes è più lunga rispetto all’edizione altoatesina (che durava 22 minuti) con la possibilità quindi di maggior respiro e approfondimento. La produzione è di Formasette Media Production (di Michele Melani e Gottardo Giatti) e Giuma produzioni (di Mario Barberi, Ugo Pozzi e Giuliano Torghele) con il sostegno della Film Commission del Trentino. La regia è dell’altoatesino Michele Melani con il contributo per la sceneggiatura dello scrittore Luca D’Andrea (autore quest’anno del fortunato thriller La sostanza del male). La serie sarà visibile sul canale 52 del digitale terrestre, ma anche su Sky e su internet, attraverso il sito www.it.dplay.com. Le riprese (realizzate nel corso degli interventi di soccorso) sono ambientate in numerosi gruppi montuosi della provincia di Trento.













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