bsket serie a

L’Aquila torna a terra dopo il ko aTorino

Squadra subito al lavoro per preparare il match con Pistoia e per fugare le preoccupazioni di Buscaglia


di Sergio Zanella


TRENTO. Brusco risveglio per la Dolomiti Energia Trentino, che dopo la pesante scoppola del PalaRuffini di Torino si è immediatamente ritrovata sul parquet del PalaTrento per preparare la prossima partita contro Pistoia. Tanti sono i pensieri che frullano in testa di coach Buscaglia, che, nel postpartita di lunedì sera, si è detto preoccupato della prestazione dei suoi. Il passo indietro rispetto al recente passato è stato piuttosto evidente, con le pessime percentuali al tiro che sono il più chiaro manifesto di un gioco che non ha praticamente mai convinto.

Eccezion fatta per i primi 3 minuti, in cui Trento grazie a un 5/5 dal campo aveva toccato il +8, nulla è andato come pronosticato, con una bassissima percentuale realizzativa (32% da due e 22% da tre) che è sembrata essere figlia di una pessima selezione di tiri. Se infattiil tiro da 3 non èmai stata la caratteristica forte di Trento (con 30,4% Trento è la penultima squadra del campionato, peggio fa solamente Pistoia), a preoccupare è il fatto che la squadra di Buscaglia abbia tentato ben 40 conclusioni dai 6,75, il medesimo numero di tiri tentati anche dall'interno del pitturato.

La pericolosità di Trento nella gestione del contropiede ha quindi finito per essere annichilita da una Torino brava ad intasare l'area, una mossa tattica che ha obbligato gli aquilotti a privilegiare il tiro dalla lunga distanza con risultati davvero rivedibili. In tutto questo non si salvano nemmeno le percentuali dalla lunetta, con un globale 14/21 dalla linea della carità che non ha certo aiutato la Dolomiti Energia a muovere con costanza il punteggio. In questa statistica Trento risulta peraltro essere la peggior squadra dell'intero campionato, con un globale 67,9% che conferma le difficoltà della compagine di Buscaglia a sfruttare i tanti falli che gli avversari sono soliti commettere.

In questo fondamentale a preoccupare sono soprattutto i numeri di Dustin Hogue, che, pur essendo il giocatore più chiamato in lunetta dell'intera squadra bianconera (ben 111 conclusioni contro i 52 di Flaccadori), sta viaggiando con un globale 60%, dato questo davvero rivedibile. Sul banco degli imputati finisce anche Marble, mentre non fa più notizia il completo inutilizzo di Lechthaler, che onestamente meriterebbe più spazio specialmente quando la Dolomiti Energia inizia a pagare a caro prezzo la sua mancanza di "centimetri". Detto delle difficoltà incontrate al PalaRuffini, questa partitaccia può comunque essere archiviata come un semplice incidente di percorso.

Non va infatti dimenticato come Trento sia ancora saldamente posizionata al sesto posto in classifica, con le prossime due partite contro Pistoia e Pesaro che potrebbero risultare fondamentali in ottica postseason. Per vincere questi due match Trento potrà peraltro contare sul fattore pubblico, con il palazzetto di Via Fersina che vorrà sospingere sempre più in alto il volo dell'Aquila. ©













Scuola & Ricerca

In primo piano