Kj2, gli animalisti vanno da Metlicovec

Oggi manifestazione a Trento e a Cadine per l’orsa: attesi in 150. Il Fronte: «Incredibile parallelo con la vicenda di Maturi»


di Francesca Quattromani


TRENTO. Metlicovec come Maturi. Kj2 come Daniza. Oggi a Trento e a Cadine la protesta dei mondi animalisti contro l’uccisione dell’orsa ma anche contro chi «come Angelo Metlicovec, avrebbe dovuto rendersi conto delle conseguenze di come ha raccontato le cose». E le cose, spiega Luca Menghini, del Fronte Animalista di Trento, sono«l’aver descritto una situazione molto più pericolosa di quella che poi si è rivelata, così come fece Daniele Maturi». Maturi fu aggredito dall’ orsa Daniza nel giorno di Ferragosto. Era il 2014. Gli animalisti non dimenticano e, dicono, «a Cadine manifesteremo anche contro Metlicovec». Attesi circa 150 manifestanti. Il Pae, con il suo presidente Stefano Fucelli ed il braccio destro del Noita Enrico Rizzi, rincarano la dose: «Contro Metlicovec e contro la Provincia. Chiediamo le dimissioni del presidente UgoRossi».

Il ritrovo dei manifestanti è previsto alle 10 in piazza Dante a Trento, alle 11 partirà il corteo. Nel primo pomeriggio i gruppi si sposteranno in auto a Cadine, per raggiungere la piazza del paese. Il presidio avrà luogo a partire dalle 15. Le adesioni ufficiali sono: Pae, Noite, Meta con diverse sezioni, Animalisti italiani, Avi, Etica Animalista, Fronte Animalista. Contro la Provincia la protesta si concentra sul «modo di appoggiare le isterie di una parte minoritaria ma rumorosa della popolazione». L’intenzione manifestata dal Fronte Animalista trentino è quella di « denunciare il comportamento superficiale se non addirittura malizioso di chi, come Metlicovec o Maturi, fornisce versioni altamente romanzate dei propri incontri con l'orso».

Il presidente della Provincia Ugo Rossi ha più volte ribadito che la gestione del progetto orso è stata fatta per conservare la specie e valorizzarla. Ad un certo punto, data la pericolosità di un esemplare, era stato necessario prendere contromisure. Quando dunque, come nel caso di Kj2, c’è la possibilità che un orso torni a colpire l’uomo, allora l’animale diventa problematico e richiede un intervento tempestivo. «Quando ci sono situazioni che mettono a repentaglio la sicurezza delle persone è evidente che bisogna adottare provvedimenti in una logica di urgenza - questa una delle ultime dichiarazioni rilasciate in proposito da Rossi - Ed è per questo che è stato deciso l'abbattimento. L'orsa avrebbe potuto colpire ancora, o peggio, aveva spiegato quindi l'assessore Michele Dallapiccola. «Andava fermata, avrebbe potuto colpire una terza volta. La cattura non era semplice. Era un animale schivo e, soprattutto, attaccava a vista».

Ma è proprio su questo punto che gli animalisti attaccano: «Le ferite inesistenti sul cane, le contraddizioni continue, l’entità delle ferite riportate, minano la credibilità dell’uomo di Cadine». Ma le ferite di Angelo Metlicov erano vere.













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