Infanticidio, ecco le intercettazioni

«Adesso veniamo arrestati tutti». Sono le parole intercettate a Enzo Bolzoni Giovannoni nel tardo pomeriggio di domenica scorsa in un dialogo con Cristiano Fusaro, il compagno di sua figlia Francesca, accusata di infanticidio. Ma nel dialogo Enzo parla anche di un accordo fra il medico Vincenzo Mauro e sua figlia. E Fusaro fa molte domande. Chiede se il figlio sia suo.



TRENTO. «Adesso ci andiamo dentro tutti, adesso devo aspettarmi che praticamente vengo arrestato anch’io e viene arrestato Vincenzo, veniamo arrestati tutti». Intercettato con una cimice sotto la macchina, Enzo Bolzoni Giovannoni nel tardo pomeriggio di domenica scorsa parla con il compagno di Francesca, sua figlia. I carabinieri avevano arrestato da poche ore Francesca con l’accusa di aver ucciso il figlio che aveva appena partorito, e la notizia aveva raggiunto il padre all’aeroporto di Parigi mentre stava tornando in Italia da Santo Domingo. Al Catullo di Verona c’è il compagno di Francesca, Cristiano Fusaro, ad attenderlo per portarlo nel palazzo di famiglia a Cognola.
 
«No, no, no adesso ci siamo dentro tutti quanti. Francesca doveva prendersi le sue responsabilità io glielo avevo detto chiaro e tondo» così Enzo, intercettato dai carabinieri, mentre parla con Fusaro. I due, ma soprattutto il Bolzoni, ricostruiscono quello che è successo quel sabato sera, quel 26 giugno in cui, durante una cena di famiglia, è stato messo al mondo e ucciso (secondo l’accusa) un bambino. Un delitto del quale si è saputo solo tre mesi dopo quando ha parlato la badante del nonno di Francesca. Enzo prosegue nel suo ragionamento: «Io dovrò dire che non so niente di quello che era successo, che era un animale, lei aveva detto che era un gatto e io le ho detto che se ne vada con questo gatto, che è uscita ed io non so dove sia andata. Devo dire così sennò ci mettono in galera tutti quanti".

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