Incompatibilità ed emendamenti, maratona per il Prg

Trento. Per la variante Prg, inizia in consiglio comunale la maratona con l'incubo ostruzionismo. Per ciascuno dei 580 emendamenti presentati dalle opposizioni i consiglieri dovranno dichiarare l'asse...


Fabio Peterlongo


Trento. Per la variante Prg, inizia in consiglio comunale la maratona con l'incubo ostruzionismo. Per ciascuno dei 580 emendamenti presentati dalle opposizioni i consiglieri dovranno dichiarare l'assenza di conflitti d'interesse personale e di parentela, pena pesanti sanzioni. I consiglieri incompatibili (ieri si parlava di tre, tutti dell’opposizione) dovranno uscire dall'aula durante la discussione dell'emendamento in questione.

E per non inficiare la legittimità della delibera, il presidente Panetta ha deciso, non senza malumori da parte dei consiglieri, di posticipare a domani la discussione degli emendamenti specifici in modo da consentire ai consiglieri di verificare la propria compatibilità. Critico Alberto Pattini (Patt): «È ostruzionismo legalizzato». Anche Stefano Bosetti (Pd-Psi) esprime forti perplessità: «Chi può esaminare in due giorni la propria posizione personale e familiare su 600 emendamenti in 48 ore? In coscienza, non posso assicurare la mia presenza in aula».

«Stop al consumo di suolo, nuovo stadio "leggero" e interramento della ferrovia», le linee guida delineate dal sindaco Alessandro Andreatta, introducendo nella seduta di lunedì la variante del Prg proposta al Consiglio comunale.

Critiche le minoranze, con il consigliere di Civica Trentina Andrea Merler che attacca il primo cittadino: «Questa variante rinvia tutte le decisioni attese dai privati ad un prossimo Prg ed è ostaggio di un integralismo ambientalista».

Tra le proposte, nuovo stadio "leggero" a San Vincenzo di Mattarello (dove era prevista la cittadella militare), "boulevard" e interramento della ferrovia, nuovo studentato nelle vicinanze di quello esistente a San Bartolameo, stop al consumo di suolo con recupero degli immobili abitativi sfitti e dei capannoni in disuso. Inoltre, "varo" del collegamento di trasporto pubblico con Mesiano e maggiore pedonalizzazione di via Bolzano con aree verdi.

Un piano definito "lungimirante" da Andreatta: «Sarà un Prg "bello", che valorizzerà gli edifici storici. Abbiamo ascoltato i privati e prevediamo uno sblocco dei lavori nelle aree agricole, magari fermi da trent'anni».

Di tutt'altro avviso il consigliere Merler: «Questa è una "minivariante" del Prg, la montagna ha partorito un topolino, dopo anni di studi e di soldi pubblici spesi, è un insulto ai contribuenti. Se governeremo la città faremo un nuovo Prg». Sullo stop al consumo di suolo, Merler ha commentato: «È un approccio integralista, che non tiene conto delle legittime richieste dei privati». La minoranza è pronta a dar battaglia a colpi di emendamenti - ne sono stati presentati 580 - per "paralizzare" il lavoro dell'aula. Merler ha accusato Andreatta: «La responsabilità di questo fallimento è del sindaco, che ha assunto le deleghe al Prg non avendo il tempo per seguirlo. Serviva un assessore dedicato. Ora chiediamo il rinvio della discussione per tornare a ragionare in maniera condivisa sui provvedimenti, altrimenti non ritireremo gli emendamenti».

Gli ha fatto eco nella seduta di ieri sera il consigliere Gianni Festini Brosa (Lega): «Date le difficoltà a superare gli emendamenti in tempi rapidi, è meglio sospendere la discussione del Prg e andare a settembre».















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