Incidente di caccia, spara e uccide l’amico 

Tragedia in Ungheria: vittima è Marco Coller di Lavarone Indagini su un colpo partito dal fucile di Alberto Brinis


di Fabio Marzari


TRENTO. La terribile notizia è arrivata venerdì sera: Marco Coller, 49enne originario di Cles ma residente a Lavarone, era deceduto in un tragico incidente di caccia in Ungheria, durante una battuta organizzata con l'amico Alberto Brinis, anche lui dell’altipiano. Le circostanze sono ancora incerte e tutto è ancora coperto da riserbo, ma pare che un colpo fortuito sia partito dal fucile del Brinis e, non si sa se direttamente o di rimbalzo abbia colpito mortalmente Marco Coller. In base alle prime informazioni della polizia ungherese i due, impegnati nella caccia agli ungulati, si trovavano nei pressi di un capanno e pare che Brinis sia scivolato. Una caduta che ha fatto partire il colpo che ha provocato la morte di Coller, che aveva iniziato a praticare la caccia da solo un anno. Dopo l’allarme, sul luogo della tragedia (la zona è quella fra le cittadine di Bakonysárkány e di Aka ad un centinaio di chilometri ad ovest dalla capitale Budapest) sono intervenuti i sanitari ma per il trentino non c’era nulla da fare. E la polizia ha fermato Brinis con l’accusa di omicidio contestandogli, dalle prime informazioni, un comportamento negligente.

L'accaduto ha raggelato la popolazione dell'altopiano, incredula e sgomenta per quanto è successo ad una persona nota da tempo sia per la professione che per il fatto di essere da tempo il compagno della dottoressa Adriana Fellin, vice sindaca di Lavarone. Marco Coller da circa dieci anni, gestiva il Camping Lago di Lavarone, del quale era anche proprietario. Sia lui che la compagna si erano trasferiti sull’altipiano da Cles, e Adriana Fellin oltre, che vice sindaca, è solita organizzare, in collaborazione con la biblioteca comunale, corsi di tedesco e inglese.

Marco Coller si era recato in Ungheria per praticare la caccia nel compendio dell'amico Alberto, che possiede pure un bed & breakfast, struttura che spesso ospitava cacciatori che cercano un territorio particolarmente favorevole alla pratica della caccia. Degli ungulati in particolare. Il sindaco Isacco Corradi si fa portavoce del dolore e della costernazione di tutta la comunità: «Questa mattina, assieme ad altri amministratori, mi sono recato da Adriana per manifestarle tutta la vicinanza del Comune nella quale è impegnata e apprezzata, ma era già partita per l'Ungheria. Sono stato raggiunto da parecchie telefonate di consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione i quali mi hanno manifestato il loro dolore per quanto è accaduto». Sono stati nel frattempo mobilitati gli opportuni canali diplomatici per seguire anche la vicenda di chi involontariamente ha provocato la morte dell'amico. La polizia ungherese ha già avviato le indagine sull’accaduto per accertare in che modo l’incidente possa essere accaduto.

Nell’immediatezza dei fatti Brinis è stato fermato dalla polizia e assieme alla compagna di Coller si è recata in Ungheria anche la moglie di Alberto Brinis, ma ancora non è dato sapersi nè quando la salma potrà essere riportata a Lavarone, nè se l'amico potrà lasciare rapidamente la terra magiara.

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